Alvaro Vitali e la pensione da 1.300 euro: «Ho sperperato tutto, ma sono stato fregato»


Alvaro Vitali dice che Carlo Verdone gli ha ridato ossigeno, dopo anni passati a essere ignorato dal mondo del cinema e dello spettacolo. Il mitico «Pierino» della commedia all’italiana racconta al Corriere della Sera come ha reagito alla chiamata del regista romano per la quarta stagione di Vita da Carlo su Paramount+: «Una persona meravigliosa, la sua telefonata è stata una sorpresa, lo ringrazio tantissimo, ci voleva aria nuova per me, lui mi ha ridato ossigeno».
E pensare che Vitali ha recitato in bel quattro film per Federico Fellini, che «si ammazzava dalla risate con me». Poi è arrivato il successo anche economico con la serie su Pierino e le commedie sexy. Tutte pellicole all’epoca massacrate dalla critica: «Ora sono cult. La gente mi ferma per strada per chiedermi di farne altri. Altro che le vacanze di Natale, questo è il genere che manca».
In quel periodo, Vitali guadagnava bene: «Ero solo, i soldi all’epoca avevano un certo valore, perché non mi dovevo divertire? Se mi piaceva una macchina la compravo, e insieme all’auto arrivava pure la donna. Per 50 milioni di lire comprai il duetto dell’Alfa. Oggi mi dico: che stupido, se li tenevo, li avevo ancora». Di risparmi Alvaro Vitali non pare averne praticamente mai avuti per anni: «Sperperati quasi tutti. Poi ho capito e ho cominciato a compare le case, le cose che restano».
All’inizio degli anni ’80 poteva essere pagato anche 90 milioni di lire per un solo film. Oggi racconta quanto prende di pensione: «È buona, arrivo a 1.300-1.400 euro, ma per aver fatto 150 film è bassa, le produzioni fregavano sui contribuiti: se facevo un mese di riprese, segnavano due settimane».