Il Financial Times: «Musk vuole incontrare Mattarella per salvare l’accordo con Starlink in Italia»


«Sarebbe un onore parlare con il presidente Mattarella». Così, ieri – sabato 8 marzo – in serata, Elon Musk ha risposto alle speculazioni di un utente, tale «ALX, suprematista americano», secondo cui il presidente italiano starebbe cercando di impedire l’accordo del governo Meloni con Starlink «per motivazioni politiche». Il Financial Times torna oggi sulla questione con un articolo in cui interpreta il messaggio del Patron di Tesla e X come un tentativo di ottenere un incontro con il capo di Stato italiano proprio per salvare l’accordo. Starlink – ricorda il quotidiano economico-finanziario – vorrebbe concludere con Palazzo Chigi un contratto quinquennale, volto ad assicurare comunicazioni sicure per diplomatici, truppe e altri funzionari italiani all’estero. La premier Giorgia Meloni, che ha instaurato un forte legame personale con il multimiliardario, ha fatto sapere a inizio gennaio che le trattative erano ancora a «uno stadio preliminare», ma ha difeso la necessità di un possibile accordo, ricorda il Ft.
«Accordo compromesso dalla frattura transatlantica»
Tuttavia, precisa ancora il giornale britannico, la possibile intesa rischia di essere compromessa dalle tensioni tra Stati Uniti ed Europa sulla difesa, o meglio, dalla «frattura transatlantica», dopo la decisione di Trump di sospendere gli aiuti militari e la condivisione di informazioni di intelligence con Kiev. Ma anche dalle dichiarazioni di Musk, che oggi su X ha ribadito che Washington dovrebbe uscire dalla Nato. «Non ha senso pagare per la difesa dell’Europa», si legge nel tweet. Sebbene si tratti di una delle tante provocazioni, le parole del capo di Doge arrivano in un momento in cui il presidente Trump – stando a Nbc News – starebbe valutando «un’importante modifica» della partecipazione degli Stati Uniti all’Alleanza, secondo quanto riferito da tre alti funzionari statunitensi, attuali e passati, e da un funzionario del Congresso. Trump avrebbe discusso nei giorni scorsi con i suoi collaboratori la possibilità di rivedere l’impegno americano, in modo da favorire i membri dell’alleanza che spendono una determinata percentuale del loro prodotto interno lordo per la difesa. «È il buon senso. Se non pagano, non li difenderò», ha detto due giorni fa il 47esimo presidente americano rispondendo ai giornalisti nello Studio Ovale.
Nessun commento dal Quirinale
Tuttavia, dal Quirinale non è arrivato alcun commento pubblico sulla possibile intesa per Starlink. Più volte, però – ricorda anche il Ft – Mattaralla ha “rimproverato” Musk per essersi intromesso nella politica interna italiana. L’ultima volta risale a novembre dello scorso anno quando il presidente aveva pubblicato un comunicato stampa in risposta al miliardario che su X aveva chiesto la rimozione dei giudici italiani per le decisioni sul trattenimento dei migranti nei Cpr albanesi. Discrezioni a parte, oggi è stata la giornata di Starlink. E le opposizioni italiane, preoccupate e ricompattate (per un giorno), sono uscite dal torpore domenicale per reagire alle ultime parole dello stesso Musk. Quelle sulla sorte dell’esercito ucraino (la prima linea sarebbe ko «se spegnessi» il sistema di satelliti, dice tranchant il braccio destro di Trump per poi correggere il tiro) e sull’addio degli Usa alla Nato ventilato da un utente su X su cui il magnate osa: «Dovremmo proprio farlo». E, pure, l’insulto al ministro degli Esteri polacco, bollato come «ometto», non è affatto passato inosservato. «Vuoi ancora consegnare la sicurezza nazionale nelle sue mani?», chiede la segretaria del Pd alla premier italiana. Fuoco e fiamme che cozzano con il silenzio del centrodestra. A parte Matteo Salvini, che conferma «il tifo» per Trump e «la simpatia» per il patron di Tesla e azzarda: «Secondo me, il governo italiano avrebbe l’interesse a firmare domani mattina un contratto con Starlink».