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Il tormentone di Gabry Ponte “Tutta l’Italia” all’Eurovision: «Inno sovranista? Sono solo manipolazioni». E su Lucio Corsi: «Lo stimo»

09 Marzo 2025 - 17:33 Alba Romano
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Il dj e producer torinese rappresenterà San Marino alla competizione canora: «Abbiamo già tanti problemi in Italia, alla musica lasciate fare il suo lavoro che è quello di unire»

Con il suo tormentone Tutta l’Italia, jingle dell’ultimo festival di Sanremo, Gabry Ponte rappresenterà San Marino all’Eurovision Song Contest 2025, in programma a Basilea dal 13 al 17 maggio. Una vittoria, annunciata da tempo dai bookmaker, e una sorta di «cortocircuito»: «L’Italia non potrà non potrà votare per l’Italia, ma potrà votare un brano che si chiama Tutta l’Italia», dice al Corriere della Sera. «All’inizio mi sono chiesto se sarebbe stato recepito male, ma direi di no. È un pezzo che celebra l’italianità nel mondo ed è il messaggio della musica che deve passare. Ci sarà un sacco di Italia a questo Eurovision e credo sia una vittoria per tutti», afferma Gabry Ponte. All’Eurovision, la sua canzone verrà eseguita nella seconda metà della prima semifinale, martedì 13 maggio (finale sabato 17). Lo ha comunicato il sito ufficiale del contest, ricordando che il dj candidato ai Grammy e produttore multi-platino è uno dei tre artisti italiani più ascoltati in streaming a livello mondiale, insieme a Maneskin e Meduza.

«Abbiamo già tanti problemi in Italia, lasciate fare alla musica il suo lavoro»

Il brano «arrivato al momento giusto», fa sapere il dj e produttore torinese, sta avendo una risonanza anche all’estero. «Sono arrivati segnali molto positivi, lo suonano grosse radio in Francia, Germania o Polonia senza aver fatto nulla, quindi chissà!», afferma. E a chi lo critica, Gabry Ponte risponde: «Non si può piacere a tutti». E sulle accuse di aver prodotto una sorta di “inno sovranista”, l’artista replica: «Sono tutte manipolazioni in cui viene dimenticata una cosa fondamentale: la musica è nata per far divertire la gente, veicola spensieratezza. C’è l’ironia che in questa equazione ha un peso importante, non bisogna prendere tutto sul serio e cercare dietrologie in una canzone. L’abbiamo scritta scherzando, senza voler fare né politica né polemica. Abbiamo già tanti problemi e tante realtà che ci dividono in questo periodo, a livello socio-politico – prosegue -. Alla musica lasciate fare il suo lavoro che è quello di unire».

«Spero di riuscire a conoscere Lucio Corsi»

Il produttore, che vanta centinaia di set live realizzati in tutta Europa (solo nel 2023 si è esibito 90 volte in 11 paesi, facendo ballare oltre 700.000 persone), ha anche un precedente legame con l’Eurovision Song Contest: nel 2022, quando l’evento è arrivato a Torino, Gabry Ponte è stato tra gli autori del brano austriaco Halo di Lum!x feat. Pia Maria, che non è riuscito a qualificarsi per la finale. Quest’anno dovrà scontrarsi, sul palco di Basilea, con Volevo essere un duro di Lucio Corsi: «Ho molta stima di Lucio – dice -. Non voglio fare il paraculo, ma senza conoscere molto bene la sua storia, ho sentito i pezzi di Sanremo la prima sera e uno di quelli che mi hanno colpito di più è stato il suo. Penso – prosegue – anche che il suo personaggio sia in un certo modo giusto per Eurovision e spero di riuscire a conoscerlo presto».

Foto copertina: ANSA / DANILO DI GIOVANNI | Gabry Ponte vince il San Marino Song Contest, 08 marzo 2025

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