L’imponente Guido Crosetto e il ricordo di Berlusconi che non voleva salire sul palco con lui. La frase che usa Meloni per presentarlo ai capi di Stato


Con la statura imponente di Guido Crosetto un po’ tutti hanno dovuto fare i conti nel corso della sua carriera politica. A cominciare da Silvio Berlusconi, che prendeva contromisure per evitare brutte figure, e per finire a Giorgia Meloni, che usa l’ironia nei vertici internazionali. Come racconta lo stesso ministro della Difesa intervistato sul Corriere della Sera da Aldo Cazzullo e Tommaso Labate, Crosetto ricorda quando per la seconda volta incontrò Berlusconi. «Mi disse tre cose: “Sei troppo alto, tagliati i capelli più corti perché li stai perdendo, mettiti a dieta. Per anni poi – racconta Crosetto – la prima cose che mi ha detto quando entravo da lui è stata “Guido, siediti!”».
L’altezza per il fondatore di Forza Italia non era proprio la caratteristica che più amava di sé. E di certo stare vicino a Crosetto non aiutava, con i suoi due metri e passa di altezza. Perciò agli eventi pubblici, Berlusconi prendeva le sue contromisure, per quanto i tacchi non potessero bastare: «Una volta organizzai un evento con dodicimila persone al Palasport di Torino – ricorda Crosetto – Dovevamo salire sul palco insieme. Dietro le quinte, si guardo i piedi, guardò me e mi fece: “Guido, se non ti offendi entro io da solo”».
Dopo Forza Italia, Crosetto è stato tra i fondatori di Fratelli d’Italia. Ed è proprio di quel periodo la foto rimasta iconica di lui che prende in braccio la più minuta Giorgia Meloni. Quel gesto era stato improvvisato, ricorda Crosetto. «Non ne sapeva nulla. Non era in programma. La presi e scattarono la foto, che poi ebbe il successo che sapete». Tra i due le distanze non sono solo nei centimetri, visto che Crosetto ammette di litigare spesso con la premier, «a volte ferocemente». Ma senza mai voler rompere.
E poi alla premier, Crosetto deve anche uno dei motivi per cui secondo lui viene riconosciuto nei summit internazionali tra i vari ministri della Difesa, spesso anonimi. Quando Meloni lo presenta ai capi di Stato, spiega Crosetto, dice: «”Questo è il mio ministro della Difesa. Non so se di difesa ci capisce qualcosa ma è senz’altro un’arma di deterrenza”. E il bello è che questa frase è rima-sta impresa a tutti, da Biden a Macron. Infatti, tutte le volte che mi vedono mi sorridono e vengono a salutarmi. Senza questa presentazione, sarei stato un ministro della Difesa come un altro, dimenticabilissimo».