Ue e Uk non si fidano più degli Usa: «Dobbiamo creare la nostra alleanza per l’intelligence. Le spie di Trump possono parlare con la Russia»


Il Regno Unito, l’Australia, il Canada e la Nuova Zelenda potrebbero presto annunciare un’alleanza per la condivisione di intelligence che esclude gli Usa. Attualmente i cinque Paesi si scambiano informazioni sensibili in virtù di un’alleanza nota come Five Eyes («cinque occhi»). Ma la recente decisione di Washington di interrompere il flusso di informazioni verso Kiev preoccupa Londra e gli altri membri del Commonwealth britannico, che potrebbero così decidere di escludere l’America per tornare ad aiutare l’Ucraina. A far circolare l’indiscrezione è una fonte anonima vicina al ministero della Difesa del Regno Unito, consultata dal Daily Mail. Nelle stesse ore – riporta Politico – la Germania sta valutando di creare una rete di intelligence europea. Il timore proveniente da Berlino è che gli Usa possano condividere le informazioni sensibili del vecchio continente con la Russia. Una prospettiva che spaventa anche l’ex ambasciatore britannico a Whashington Sir David Manning.
Le spie britanniche non si fidano degli Usa…
Senza gli aiuti occidentali, l’Ucraina affronta difficoltà ancora maggiori nell’identificare e colpire le forze russe. Al contempo, i cinque occhi non sembrano più guardare nella stessa direzione. Tanto che, sempre secondo le fonti del Daily Mail, le spie britanniche starebbero centellinando con attenzione quali informazioni fornire ai colleghi della Cia. Inoltre, alcuni agenti sono stati rimossi in una mossa precauzionale nei confronti del presidente americano Donald Trump, che appare sempre più vicino alla Russia.
L’Ucraina senza l’intelligence americana
Negli scorsi giorni, l’inquilino della Casa Bianca ha affermato che trattare con la Russia è più semplice che farlo con l’Ucraina, arrivando persino a giustificare gli attacchi di Mosca verso il Paese invaso come qualcosa che chiunque farebbe nella stessa situazione della Russia. In seguito alle pressioni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato di firmare l’accordo sulle terre rare che Trump vuole in cambio degli aiuti elargiti finora. Kiev continua però a chiedere garanzie di sicurezza in vista di un eventuale cessate il fuoco. Richiesta che Trump e il vicepresidente degli Usa JD Vance hanno bollato come un segno di ingratitudine.
L’appello della Germania: «Presto un’intelligence dell’Ue»
Un’iniziativa simile a quella del Commonwealth è quella che costituisce l’appello alla Germania e all’Eruopa tutta di Konstantin von Notz, presidente del comitato di controllo dell’intelligence del parlamento tedesco. «Abbiamo bisogno di un formato di cooperazione europea per l’intelligence – possiamo chiamarlo Euro Eyes – per garantire che gli stati forti possano scambiare informazioni in modo rapido e sicuro su chiare basi legali», ha dichiarato citato da Politico, suggerendo che l’Unione Europea dovrebbe anche stringere i rapporti con i Five – o presto Four – Eyes.
Infatti, i cambiamenti nella politica statunitense non impattano solamente l’Ucraina, ma l’intero vecchio continente: «Abbiamo fatto affidamento per decenni sulle capacità di intelligence degli Stati Uniti. Se queste ci vengono tolte, dobbiamo sviluppare rapidamente strutture alternative». La testata tedesca ricorda, ad esempio, che la Germania si affida da tempo agli Usa per monitorare le minacce terroristiche, gli attacchi informatici e le attività di spionaggio. Allo stesso tempo, negli anni anche gli Usa hanno usufruito dell’intelligence europea. Un paradigma che sembra destinato a cambiare velocemente.