Morte improvvisa di Carmine Gallo, ai domiciliari per l’inchiesta sugli spioni di Equalize. Il pm chiede l’autopsia


È morto oggi, domenica 9 marzo, Carmine Gallo, l’ex «super poliziotto» ai domiciliari, ex amministratore delegato di Equalize, società di sicurezza e investigazioni di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, sotto inchiesta per accessi abusivi a database istituzionali. Gallo, 66 anni, agli arresti dallo scorso ottobre, sarebbe morto a causa di un malore nella sua casa di Garbagnate Milanese. Secondo le prime ricostruzioni, a stroncare l’uomo, accusato di associazione delinquere, accesso abusivo a sistemi informatici e altri reati, è stato un infarto. Ma sarà l’autopsia disposta dal pm di Milano ad accertare le cause del decesso.
Carmine Gallo e gli spioni di Equalize
In un’intercettazione del 2022 l’ex poliziotto menziona la «quantità di report che ho dovuto realizzare per soddisfare le esigenze personali di Pazzali». Gallo parla di «migliaia» di dossier che sarebbero fruttati agli spioni di Equalize «centinaia di migliaia di euro». Secondo gli inquirenti, Gallo, assieme a Nunzio Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli – anche loro arrestati – sarebbe stato di fatto in pieno controllo della società. Tanto che anche Enrico Pazzali dipendeva da loro per ottenere le informazioni di cui aveva bisogno. Sullo sfondo ci sarebbe anche una potenziale strategia dei quattro per arrivare a estromettere Pazzali.