Morto a 13 anni dopo il morso di una zecca. I ricoveri in quattro ospedali, i dubbi sui medici: l’indagine per omicidio


Almeno quattro ospedali lombardi avrebbero sottovalutato i sintomi che accusava Lorenzo Bertocchi, il ragazzino bresciano di 13 anni morto domenica 9 marzo, un anno e mezzo dopo essere stato morso da una zecca ad agosto 2023. Questa una delle ipotesi al vaglio della procura di Genova, che ha aperto un fascicolo di inchiesta – al momento a carico di ignoti – per omicidio colposo. La pm Francesca Rombolà ha disposto l’autopsia del giovane che militava nell’Atletica Rezzato.
Il morso due anni fa, i ricoveri e il decesso
Non aveva avuto nessun problema di salute, almeno fino a un anno fa. La versione dei genitori di Lorenzo Bertocchi è chiara. In agosto 2023 la puntura della zecca a casa sua in campagna, poi a distanza di qualche mese i primi sintomi. Per quattro volte il 13enne avrebbe avuto gravi problemi di salute, che lo avevano costretto al ricovero in quattro ospedali lombardi. Poi, giovedì 6 marzo, era stato portato in condizioni critiche all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, dove è deceduto tre giorni dopo. La direzione sanitaria della struttura ha immediatamente segnalato la morte sospetta alla procura, che ha aperto il fascicolo di indagine.
Le ipotesi degli inquirenti
L’ipotesi più accreditata, al momento, è che il 13enne abbia contratto la malattia di Lyme, causata da batteri trasmessi all’uomo tramite il morso di una zecca infetta. Una malattia che, però, nessuno aveva diagnosticato al giovane. Ora la pm ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte e ha chiesto alla polizia giudiziaria di sequestrare le varie cartelle cliniche per capire se siano imputabili responsabilità agli ospedali che avevano preso il 13enne in cura.