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Blitz del M5s al Parlamento Ue: «Basta soldi alle armi». La bandiera «speciale» cucita per Von der Leyen (che se n’era andata) – Il video

11 Marzo 2025 - 11:48 Diego Messini
Una delegazione del Movimento guidata da Giuseppe Conte porta a Strasburgo la protesta contro il piano ReArm Europe. La mossa simbolo in Aula

Il Movimento 5 stelle porta direttamente al Parlamento europeo la sua protesta contro i piani d’investimento massicci dell’Unione europea in difesa. «Basta soldi per le armi», si legge sullo striscione srotolato davanti al palazzo che ospita la sede dell’Europarlamento. A guidare la delegazione, composta di una cinquantina tra deputati, senatori ed europarlamentari, lo stesso leader del Movimento Giuseppe Conte. Poi la protesta si è spostata dentro l’Aula, dove stamattina si discuteva proprio il piano da 800 miliardi per il «riarmo» presentato la scorsa settimana dalla Commissione Ue. «La presidente Von der Leyen verrà ricordata come quella che ha tradito i valori e la democrazia. L’Europa senza pace è morta. Per questo lascio sui banchi della Commissione la bandiera europea cucita con quella della pace. Per non dimenticarlo mai», ha detto intervenendo nell’emiciclo di Strasburgo Danilo Della Valle. L’europarlamentare M5s avrebbe voluto consegnare la doppia bandiera direttamente a von der Leyen, che però a quel punto del dibattito aveva ormai lasciato l’Aula. Quando Della Valle ha compiuto il suo gesto, dalle tribune del pubblico gli altri esponenti del Movimento – compreso Conte stesso – hanno mostrato alcuni manifesti colorati con su scritto: «Basta armi», «No al riarmo», «Più lavoro meno armi». Gli stessi slogan dietro cui il Movimento sfilerà in piazza il prossimo 5 aprile nella manifestazione convocata a Roma da Conte. «Con questa protesta vogliamo portare alle Istituzioni europee la netta contrarietà dei cittadini al piano RearmEu che prevede uno stanziamento fino a 30 miliardi per l’industria bellica da parte dell’Italia. Un salasso che porterà con l’ok di Giorgia Meloni e di tutto il suo governo a ulteriori tagli a sanità, istruzione, welfare e investimenti per le imprese», chiosa l’M5s. 

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