Briatore va all’attacco della proprietà della Juventus: «Allegri deve tornare, con questi qui non andiamo da nessuna parte» – Il video
«La Juve mi sembra che sia a un livello mai visto». Si aggiunge anche Flavio Briatore al coro di tifosi juventini infuriati con la società dopo la sconfitta per 4-0 in casa contro l’Atalanta. L’imprenditore ha affidato ai propri canali social uno sfogo sulla sua squadra del cuore, in cui sembra prendersela non tanto con Thiago Motta, l’allenatore arrivato a inizio stagione dal Bologna, quanto con la dirigenza: «Avevamo una squadra con Allegri che era finita terza nel campionato e aveva vinto la Coppa Italia. Però quando vinci, secondo questa dirigenza, c’è da mandare via la gente. Hanno mandato via Allegri, hanno mandato via i tre giocatori internazionali».
Le bordate contro Giuntoli e Calvo
Per spiegare la propria posizione, Briatore ricorre ad alcuni esempi concreti. «Szczęsny, il portiere, adesso è al Barcellona. Noi invece abbiamo Di Gregorio. Con tutto il bene per Di Gregorio, come puoi far mandare via Szczęsny e prendere lui? Che senso ha?», si chiede l’imprenditore. Ma lo sfogo di Briatore è rivolto soprattutto contro Cristiano Giuntoli e Francesco Calvo, rispettivamente managing director e chief of staff della Juventus. «Sono una coppia infernale. Hanno buttato via tutto quello che era passato. E con cosa ci ritroviamo? Con dei giocatori strapagati, salari altissimi e i buoni giovani li abbiamo venduti tutti».
Il suggerimento di Briatore: richiamare Allegri in panchina
Secondo Briatore, il futuro della Juventus non è affatto promettente. «Non andiamo da nessuna parte con questo gruppo qui. Per forza che i tifosi sono arrabbiati, per non dire di più. Non c’è strategia, non c’è padrone. Allegri era un padrone, nel senso che era uno che teneva la squadra nei momenti anche difficili». La soluzione per ripartire? Briatore suggerisce di richiamare proprio l’allenatore toscano, allontanato dopo molte polemiche sul finire della scorsa stagione: «Io manderei via tutti e ricostruirei con Allegri. Partiamo così. Io sono amico di Max. Lui è un leone, mentre questi qui sono gattini».
