«Troppo rumore al Crazy Pizza di Napoli»: il locale di Briatore rischia sette giorni di chiusura


Il Crazy Pizza di Flavio Briatore «non rispetta le norme sull’impatto acustico». E, per questo, rischia la chiusura per una settimana. Ad accertare la violazione del regolamento comunale di Napoli della pizzeria sul lungomare Nazario Sauro, due volte in meno di un anno, sono stati i vigili urbani. A causa della reiterazione contestata, il locale ha ora dieci giorni di tempo per presentare la propria difesa e provare a evitare la chiusura forzata. Secondo quanto spiega il comandante dei vigili urbani di Napoli Ciro Esposito citato dal Corriere del Mezzogiorno, al momento dei sopralluoghi la pizzeria di Briatore «non aveva il nulla osta per l’impatto acustico» che deve essere richiesta e rilasciata quando si apre una nuova attività o se ne potenzia una già esistente.
Il problema
In propria difesa, la società dell’imprenditore riferisce in una nota che il rumore considerato eccessivo proviene dai frigoriferi, e annuncia che presenterà «tempestivamente» la documentazione necessaria per dimostrare il pieno rispetto delle normative acustiche. Ad ogni modo, ricorda lo staff di Briatore, per ora il locale che offre una delle pizze più care di Napoli – ben 17 euro la margherita, ma alcune sfiorano i 70 euro – rimane aperto, nonostante l’impatto acustico e le polemiche. Nei primi tempi dall’apertura nel settembre del 2024, oltre che per i prezzi il ristorante era stato ampiamente criticato per l’impasto delle pizze, basso e croccante, molto diverso dalla ricetta napoletana. «Si sa benissimo che quando si ha un’attività commerciale si può incorrere in alcune problematiche», sdrammatizzano dalla società dell’imprenditore piemontese.