Lavrov spiega l’intesa Trump-Putin: «Trattano come i cowboys». L’attacco a Von der Leyen: «Militarizza l’Europa, come Hitler» – I video
Ursula von der Leyen come Adolf Hitler. È l’affondo pesantissimo del ministro degli Esteri Sergej Lavrov contro la presidente della Commissione Ue, «rea» di essersi fatta carico del nuovo minaccioso contesto internazionale avviando il riarmo d’Europa. «Il Führer Ursula sta mobilitando tutti per rimitalizzare l’Europa», dice serafico Lavrov in un’intervista al blogger americano Mario Nawfal (coi “colleghi” Larry Johnson ed Andrew Napolitano). All’insulto verso von der Leyen, gli opinionisti filo-Trump (Nawfal, attivissimo su X, è rilanciato spesso e volentieri da Elon Musk) se la ridono di gusto. Lo faranno molte altre volte alle “battute” e sferzate del ministro degli Esteri di Vladimir Putin, in un’intervista rilanciata non a caso in queste ore con grande rilevanza dai media di Stato russi. Sul piano di riarmo Ue che prende forma in questi giorni – oggi sarà approvato dal Parlamento europeo, poi la Commissione predisporrà un piano finanziario più dettagliato – Lavrov butta lì pure un’altra accusa, senza prove. «Si parla di somme incredibili di denaro, e molta gente pensa che sia tutto un giochetto per spostare l’attenzione della popolazione dalle centinaia di miliardi spesi nei giorni del Covid e poi per sostenere l’Ucraina senza adeguata rendicontazione. È una discussione che si sta sollevando», sostiene Lavrov, interessato evidentemente a far circolare la tesi complottista.
March 12, 2025
L’intesa Trump-Putin spiegata col cinema
Nell’intervista ai due americani, Lavrov si sofferma non a caso molto anche sulle relazioni con gli Usa di Donald Trump, non nascondendo la grande soddisfazione che si respira ora al Cremlino per il cambio di linea rispetto all’era-Biden. Nell’incontro delle scorse settimane a Riad, svela ora Lavrov, la delegazione Usa composta da Marco Rubio, Mike Waltz e Steve Witkoff han detto chiaramente ai russi di volere una vera e propria normalizzazione dei rapporti con Mosca. È un vero e proprio cambio d’epoca, sottolinea volentieri Lavrov. Finalmente gli americani «capiscono che anche altri Paesi hanno il loro interesse nazionale». Usa e Russia, rimarca il ministro di Putin, «non condivideranno mai gli stessi interessi nazionali, ma quando capita, dobbiamo essere responsabili e sfruttare la situazione per sviluppare qualcosa di pratico che sia di mutuo beneficio – siano progetti economici, infrastrutturali o altro». Quando invece gli interessi non coincidono, è la nuova intesa Usa-Russia, allora ci si impegnerà a «fare di tutto perché questo non degeneri in confronto militare, che sarebbe disastroso per molti altri Paesi», allude Lavrov. Che oggi tiene però a mostrare alla Casa Bianca e al mondo il volto responsabile del Cremlino: «I Paesi che possono seriamente influenzare il destino del mondo sul piano militare, in particolare le potenze nucleari, hanno una responsabilità speciale: quella di non gridarsi addosso l’un l’altro, ma di sedersi a parlare. Un po’ come gestiscono la cosa i cowboy nei film di Hollywood: lui sa che tu sai, io so che tu sai e tu sai che io so e quindi…». Nuove grasse risate dagli “intervistatori” Usa d’occasione.
L’intervista completa a Lavrov
pic.twitter.com/pPbaO1SfSX— Mario Nawfal (@MarioNawfal) March 12, 2025