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Meno accise sulla benzina, in crescita sul gasolio. Il viceministro dei Trasporti, Rixi: «I ritardi dei treni? Meno dei mesi passati»

13 Marzo 2025 - 17:52 Sofia Spagnoli
pompa benzina
pompa benzina
Il vice di Salvini annuncia la revisione delle tasse sui carburanti. E sulla situazione delle ferrovie: «Stiamo riqualificando una rete ferroviaria con un’età media di circa 80 anni. Abbiamo bisogno di risorse e tempo» 

Negli ultimi mesi, «ci risulta che la puntualità dei treni sia migliorata rispetto allo scorso anno» . Lo ha dichiarato oggi il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, durante un’audizione in Commissione Trasporti alla Camera, incentrata sullo stato del sistema ferroviario. Un sistema che, da mesi, è sotto pressione a causa di continui scioperi e disservizi, provocando notevoli disagi per pendolari e viaggiatori. Rixi ha assicurato che l’azienda «non è passiva»  e che «si sta impegnando a trovare soluzioni per garantire rimborsi più rapidi in caso di ritardi o soppressioni dei treni». Tuttavia, dalle sue parole è evidente che ci vorrà ancora tempo: «Stiamo adeguando il sistema, ma per farlo abbiamo bisogno di risorse e tempo. Stiamo lavorando in condizioni di grande stress». Tra gli altri temi toccati oggi durante l’audizione c’è stato anche il decreto accise, oggi approvato dal Cdm.

Il decreto accise

Oggi è arrivato sul tavolo del Consiglio dei ministri il tanto atteso decreto accise, destinato a modificare le tariffe su benzina e gasolio. Sebbene qualche indiscrezione fosse già circolata nei giorni scorsi, è stato il viceministro Rixi a confermare, con anticipo, le novità: il decreto prevede una riduzione del costo della benzina, ma un incremento di un centesimo sul prezzo del gasolio. La manovra si estenderà su un periodo di cinque anni a partire dal 2025, con l’obiettivo di uniformare progressivamente le aliquote applicate ai due carburanti, fino ad arrivare a una parità al termine di questo arco temporale. Il viceministro Rixi l’ha definita una «soluzione mediana» emersa da «un’indicazione europea che prevede l’allineamento di benzina e gasolio».

«Chiedetevi perchè ci sono ritardi» 

«La domanda da porci è: perché ci sono continui ritardi?» sottolinea Rixi, ponendo l’accento sul fatto che il ministero è al lavoro per riqualificare una rete ferroviaria con «un’età media di circa 80 anni», molte delle cui «tecnologie risalgono addirittura all’era dell’analogico» . La sfida, secondo il viceministro, è «far convivere tutte le tecnologie esistenti sulla rete, garantendo al contempo sicurezza ed efficienza» . L’idea di chiudere una tratta per un lungo periodo al fine di accelerare i lavori non è presa in considerazione: «In Germania hanno chiuso la linea Berlino-Amburgo per nove mesi per rifare completamente la tratta. In un paese come il nostro, in cui i treni vengono utilizzati molto di più, una scelta del genere è molto complessa. Chiudere una stazione per due anni, anziché eseguire lavori diluiti su dieci anni, è una soluzione difficile da applicare».  

I lavori di manutenzione

Poi, il problema della manutenzione: «Dal 2020 ad oggi, abbiamo aumentato il budget per le manutenzioni di un miliardo, arrivando a un totale di 3 miliardi e 692 milioni. Attualmente, stiamo concentrando risorse sulle manutenzioni straordinarie» . Una critica, neanche troppo velata, viene rivolta a chi si è occupato prima del problema: «Se quelle ordinarie fossero state affrontate per tempo, non ci ritroveremmo ora ad affrontare tutte queste manutenzioni straordinarie», che necessitano, quindi, di interventi più incisivi. Rassicura che negli ultimi mesi, è stata condotta una revisione approfondita del sistema per identificare e affrontare i componenti più a rischio, spiegando che «il 50% delle cause che determinano ritardi è legato a fattori esterni, come incendi, investimenti e altri eventi imprevisti».

Ridurre i biglietti sull’alta velocità

La possibilità di ridurre i prezzi dei biglietti per l’alta velocità ferroviaria, in relazione ai maggiori tempi di percorrenza, è una decisione che spetta alle società ferroviarie. «Il punto di equilibrio deve essere trovato con le aziende», ha spiegato, aggiungendo che, mentre per le linee dei pendolari è possibile una rimodulazione con l’intervento del governo, ciò non può avvenire per i treni ad alta velocità. Questi ultimi, infatti, «sono gestiti da operatori privati e il loro mercato è libero. Un intervento del governo sarebbe considerato un aiuto di Stato, quindi la politica tariffaria non è di competenza governativa».

Attacchi hacker

Sui continui attacchi hacker ai sistemi informatici, Rixi ha confermato l’aumento di queste minacce, precisando che il ministero sta collaborando con Leonardo per individuare soluzioni adeguate. «Sono necessari investimenti in nuove tecnologie, anche di livello militare, per proteggere le infrastrutture informatiche italiane».

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