Ultime notizie DaziDonald TrumpUcrainaVladimir Putin
ATTUALITÀLuca ZaiaSanitàVeneto

Ai medici una bodycam con l’IA e braccialetti intelligenti, il piano anti-aggressioni di Zaia in Veneto

13 Marzo 2025 - 15:12 Ugo Milano
Luca Zaia
Luca Zaia
Un investimento di 4 milioni di euro annunciato dal presidente della Regione Luca Zaia: «Serve adeguamento legislativo fortemente punitivo»

«A mali estremi, estremi rimedi», con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato un set di nuove misure per difendere i medici dalle aggressioni – sempre più frequenti – da parte dei pazienti. Bodycam attaccate al camice, braccialetti «smart» che segnalano in tempo reale alla centrale operativa le situazioni di pericolo «più grave». Una decisione netta, anzi una vera e propria «militarizzazione degli ospedali» come ha ammesso lo stesso Zaia, che però nasce da un semplice assunto: «La sacralità degli ospedali non va messa in discussione. E non vogliamo certo chiudere le porte come fosse un gate di un aeroporto».

Il piano, i braccialetti intelligenti e le telecamere a IA

L’investimento è consistente, si parla di 4 milioni di euro stanziati per un pacchetto che comprende formazione, pianificazione e nuovi dispositivi. Saranno acquistati circa 7mila braccialetti intelligenti per i reparti più a rischio (pronto soccorso, salute mentale, guardie mediche e front office dei cittadini). Saranno capaci di registrare le voci, i movimenti e le eventuali cadute, In più, tramite un pulsante sullo schermo, segnalare rapidamente un eventuale allarme alla centrale. Per quanto riguarda le telecamere da applicare al camice, saranno di ultimissima generazione: grazie a un sistema di intelligenza artificiale, sarà in grado di leggere i movimenti del corpo e distinguere da minimi dettagli le persone che stanno per assumere un atteggiamento aggressivo. Le singole Usl potranno da subito acquistare gli «smartwatch» sul portale della Pubblica amministrazione i dispositivi, e useranno i prossimi 9 mesi – prima del via ufficiale al progetto – per ambientarsi e capire come utilizzare al meglio la strumentazione. «Noi mettiamo a disposizione gli strumenti, ma devono trovare supporto legislativo penale fortemente punitivo, altrimenti è inutile registrare chi aggredisce i lavoratori o distrugge i reparti», ha ribadito Zaia. Per le bodycam, invece, inizierà una prova bimestrale a titolo gratuito, per capire se potranno essere estese a tutte le Usl del territorio.

I dati drammatici: da 880 a 2.500 casi in due anni

Una decisione forzata, come ha sottolineato più volte il presidente del Veneto, che arriva di fronte all’impennata di casi di aggressione a danno di personale medico. Nel 2022 i casi registrati nelle Usl venete sono stati 883, nel 2023 sono passati a 2.229, l’anno scorso 2.595, addirittura sette al giorno. A livello nazionale sono aumentati del 33% solo nel 2024, con un sommerso non quantificabile. Si passa da aggressioni verbali a fisiche a veri e propri pestaggi o «spedizioni» in gruppo, per vendicare presunti torti o ingiustizie subite.

Articoli di ATTUALITÀ più letti
leggi anche