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Verdone: «In “Vita da Carlo” ho lavorato con la polmonite, avevo due focolai»

13 Marzo 2025 - 17:31 Alba Romano
carlo verdone
carlo verdone
L'attore e regista racconta il lavoro nella sua ultima serie prodotta: «Ma ora tornerò a fare film»

«Le ultime due settimane della serie “Vita da Carlo” le ho fatte con la polmonite, avevo due focolai con i polmoni. Il medico mi diceva: “ma stia a casa” e io: “non posso perdo tre attori”. E lui sconsolato mi ha detto: “prenda questo e mi raccomando non prenda spifferi”. Gli ultimi tre giorni: il fonico mi diceva ti ammiro ma non si sente la voce. È vero sembravo un asmatico». Carlo Verdone scherza durante la presentazione, a Roma, di Italian Global Series, il festival che si svolgerà a Rimini e Riccione dal 21 al 28 giugno. Verdone è testimonial della rassegna che gli attribuirà il premio dell’Excellence Award. L’attore e regista ha spiegato che «dopo 4 anni e quattro stagioni della serie, adesso il mio prossimo progetto è un film». La quarta stagione di Vita da Carlo andrà in onda tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, non c’è ancora una data ufficiale.

Ma sono meglio le serie tv o il cinema? «Le serie possono essere più avvincenti, le tante puntate danno la possibilità di avere tanti colpi di scena, di approfondire di più i personaggi e quando scrivi hai più libertà. Ma la cosa complicata è riuscire a mantenere la stessa tensione, puntata dopo puntata, che ti fa arrivare alla fine. Quella è la difficoltà, ma direi che io ci sono entrato bene», ha spiegato Verdone che il prossimo novembre farà 75 anni.

La mente di Bianco, Rosso e Verdone, Borotalco, Viaggi di nozze, ha anche detto la sua sull’appello di Liliana Cavani che vede nelle serie tv un pericolo per il cinema: «Le sue preoccupazioni sono legittime ma non vedo drammi. La gente è tornata al cinema, tanti film vanno bene e questo dipende solo dalla loro bontà, dalla curiosità e dall’originalità. Se non funzionano e non c’è il passaparola, faticano. In questo periodo – ha aggiunto – i film femminili sono i più interessanti. Penso agli esordi della Buy e della Gerini e alla Golino che ha fatto una serie eccellente».

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