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Operaio morto alla Toyota, la compagna vuole dare al figlio il cognome del padre: «Ma mi chiedono 4 mila euro»

13 Marzo 2025 - 06:20 Alba Romano
lorenzo cubello esplosione toyota figlio cognome padre
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Lorenzo Cubello aspettava un bambino insieme alla compagna polacca. Lei ora dovrà fare il test di paternità

Lorenzo Cubello è uno dei due operai morti nell’esplosione alla Toyota Material Handling a Borgo Panigale (Bologna). La sua compagna Paola aspettava all’epoca un bambino. Che nel frattempo è nato e ha il nome del padre. Ma, fa sapere oggi il Quotidiano Nazionale, non può avere il suo cognome. Perché c’è un iter burocratico lungo e oneroso per far riconoscere i diritti al neonato. Visto che i due non erano sposati. «Una complicazione enorme, in realtà. Si tratta di un percorso lunghissimo, devo ripetere gli stessi passaggi più e più volte. Un incubo», dice lei a Chiara Gabrielli.

Quattromila euro

«Non ne abbiamo avuto il tempo», spiega. «Ora bisogna aspettare per fare il test di paternità, poi deve venire il medico legale, si fa la comparazione, infine si presenta tutto al giudice. In Italia, invece di semplificare le cose, sembra che vogliano complicarle. Non solo è complicato, ma anche costoso». Ovvero: l’intero percorso ha un costo di 4 mila euro. «Devo registrare il bambino, che al momento avrà quindi nazionalità polacca, la mia. E mio sarà anche il suo cognome. Appena sarà riconosciuto, diventerà italiano e cambierà tutto, cognome, codice fiscale e così via», aggiunge Paola. La speranza «è che ora si vada veloce e che non si superino i 300 giorni dalla morte di Lorenzo. Oltre quel tempo, scadono i termini per il sussidio dell’infortunio. Suo figlio deve essere riconosciuto. Anche perché io qui sono sola».

L’ultimo ricordo

Paola ricorda l’ultima volta che ha visto Lorenzo: «Quello di quel giorno, quando è uscito di casa per andare al lavoro. Mi ha detto: ‘Ciao, amore’ e mi ha dato un bacio. Eravamo legatissimi, e lo siamo ancora. Il legame con Lorenzo va oltre questa vita, non si può spezzare». Al figlio racconterà «tutto. Della storia della sua nascita, di cosa abbiamo passato e di quel padre che lo amava da prima che nascesse. E che continuerà ad amarlo, sempre». Mentre avere un figlio per il suo compagno « era un sogno. Sarebbe diventato pazzo per il piccolo e si sarebbe commosso molto, come ha fatto quando ha saputo che ero in attesa».

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