Mattarella, il Cremlino ora passa alle minacce: «Non sa difendersi, quindi attacca invano. Perché? Lo vedrete più avanti»


La tensione tra Quirinale e Cremlino non sembra volersi allentare. Dopo l’attacco di giovedì – l’ennesimo – contro le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. nel giro di poche settimane, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha fatto quattro. Questa volta, però, nel mirino ci ha inserito anche il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, che giovedì 13 marzo aveva convocato alla Farnesina l’ambasciatore russo in Italia per condannare la posizione di Mosca nei confronti del capo di Stato. Se infatti il gesto di Tajani ha avuto come conseguenze solo «attirare maggiore attenzione sui problemi dell’Italia», le parole pronunciate a Hiroshima lo scorso 8 marzo da Mattarella sono «menzogne». Sempre lo stesso ritornello, a cui però il Cfremlino stavolta aggiunge una nota di minaccia concreta: «Hanno deciso di attaccare, ma invano». Perché? «Lo scoprirete più avanti».
L’attacco di Zakharova: «Attaccano perché non hanno nulla con cui difendersi»
Zakharova non ha mai lesinato accuse e attacchi verbali diretti a Mattarella. E così ha insistito sulla linea dura anche in un’intervista rilasciata al giornale Izvestia: «Perché una tale reazione?», si è chiesta riferendosi alla convocazione dell’ambasciatore russo alla Farnesina. «Apparentemente, abbiamo di nuovo colpito il cuore del problema: abbiamo colto la stessa persona a mentire». E rivolto alla posizione di Mattarella, che più volte nelle scorse settimane aveva condannato con fermezza la Russia, equiparandola al «Terzo Reich», e le sue continue minacce nucleari. Parole ovviamente non gradite a Mosca: «Non hanno nulla con cui difendersi, quindi hanno deciso di attaccare. Ma lo hanno fatto invano. In primo luogo, hanno solo attirato più attenzione sui loro problemi. E in secondo luogo, lo scoprirete più avanti».