Addio all’attore Pietro Genuardi, conosciuto al grande pubblico come Ivan Bettini di CentoVetrine


L’attore Pietro Genuardi, milanese, 62 anni, volto storico di “Centovetrine” e più recentemente de “Il paradiso delle signore” è morto questa mattina al Policlinico Umberto I di Roma, dove era ricoverato da diversi mesi. Aveva 62 anni. A darne la notizia la moglie Linda, il figlio Jacopo e la mamma Gabriella, il papà Pippo.
Pietro Genuardi e la malattia rara al sangue
A ottobre comunicò sui social che avrebbe dovuto lasciare la nona stagione del “Paradiso delle signore”, soap di Rai1 e quindi i panni dell’amato magazziniere Armando, per la chemioterapia per una rara malattia al sangue. Dalla sua pagina aveva sempre aggiornato i fan sulle cure che stava seguendo. «Sto affrontando il secondo ciclo di protocollo chemioterapico ma tra breve non mi vedrete più in onda». «Resto sempre fedele ad Armando, ai miei colleghi nessuno escluso che in questo periodo mi sono stati vicinissimo e a voi che spero possiate con la vostra energia sostenermi», aveva scritto.
March 14, 2025
La carriera, dal teatro alla cinema di Argento fino alla tv
Genuardi si è diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 1987. Ha lavorato moltissimo in teatro prima di debuttare al cinema in film prodotti da Dario Argento, ma con la tv ha raggiunto la fama. Dopo una partecipazione nella soap Vivere tra il 1999 e il 2000 nel ruolo di Michele Nanni, ha raggiunto la fama nel 2001 in CentoVetrine nei panni di Ivan Bettini. Poi il passaggio al Paradiso delle Signore nel ruolo Armando, magazziniere con la passione per la bicicletta e l’etica del lavoro, e l’amore per la sarta Agnese, interpretata da Antonella Attili. Genuardi ha recitato anche con Carlo Verdone ne “Il bambino e il poliziotto”, con Luigi Magni ne “In nome del popolo sovrano”, con Michele Soavi in “Dellamorte Dellamore”. L’ultimo progetto cinematografico è stato “Brave ragazze” con la regia di Michela Andreozzi nel 2019. Tanti i commenti di amici e colleghi che lo salutano sui social e lo ricordano come un bravissimo professionista e una grande persona.