Mox
Il fascino del romanticismo vintage, di un sentimentalismo che riesce a farsi anche in qualche modo nazionalpopolare nel suo essere poeticamente definitivo, sulla scia dei Celentano, dei Bongusto, di una classe di artisti indimenticabili, celebrati e mai davvero riscoperti, forse perché, appunto, sono in pochi a percepirne l’irresistibile fascino. Mox lo ha percepito eccome ed è riuscito meravigliosamente bene a rispolverarlo per portarlo ai giorni nostri. Il romanticismo dei brani di Mox è scongelante, nel senso che scioglierebbe anche i cuori di pietra. Quattro gli album all’attivo, due come voce e penna dei Jonny Blitz (recuperarli è d’obbligo, poi vantatevene con gli amici) e due da solista, Figurati l’amore (2018) e Piangono anche gli uomini (gennaio 2025). Potete serenamente buttarvici dentro senza paracadute, cascherete sempre sul morbido di brani splendidi come San Lorenzo, Mara, Ad maiora, Lacci, Luglio, Brava, Sale, Sambo, Pampero, Lucio Dalla, Dentro la mia stanza e Bradipi Rapidi. Voce graffiata, intensa, una narrativa autentica, l’amore vissuto in maniera comune ma reso in una forma poetica accessibile e immediata. Mox è il cantautore che il vostro cuore ancora non sa di amare.