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14 Marzo 2025 - 14:21 Gabriele Fazio
Mobrici

Mobrici

La quantità di canzoni meravigliose scritte da Mobrici è incredibile. Se poi pensiamo che la maggior parte di queste sono canzoni d’amore, sentimento esplorato con una delicatezza sempre nuova, sorprendente, capace di toccare apici inimmaginabili, allora ci rendiamo conto che Mobrici non è solo artista bravo ma anche artista necessario. 35 anni, il pubblico lo conosce come uno dei maggiori rappresentanti della rivoluzione indie, cantante e penna dei Canova. Da solista prosegue in un percorso stracolmo di un romanticismo mai di maniera, mai fine a se stesso, ma traduzione esemplare, assai pop(olare), del vissuto dell’ascoltatore, che si ritrova coinvolto in maniera totale. Metteteci pure nel mezzo che parliamo di uno dei performer migliori attualmente in attività in Italia, un artista che tiene il palco con un carisma magnetico. Per conoscerlo, con il rischio, vi avvisiamo, di amarlo follemente a vita, vi consigliamo di ascoltare Piccola, Anna meraviglia, Luci del Colosseo, Tassisti della notte, Luna e poi magari di recuperarvi perle del repertorio dei Canova come Manzarek, Threesome, Vita sociale, Expo, Portovenere, Brexit e La felicità (capolavoro assoluto). Qualora dovesse interessare, a Mobrici vengono anche particolarmente bene i duetti, per dire, la sua rivisitazione di quella meraviglia di Stavo pensando a te di Fabri Fibra, insieme a Fulminacci, non ha niente da invidiare all’originale (anzi…), Povero cuore, insieme a Brunori SaS, è illuminante, Amore mio dove sei, con Vasco Brondi, un pezzo di una bellezza divina, certamente tra i migliori degli ultimi 30 anni di pop italiano.