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Campi Flegrei, nuova scossa di magnitudo 3.5. Protesta contro Piantedosi, la paura di restare in casa di notte: corsa ai centri di accoglienza

14 Marzo 2025 - 21:45 Giulia Norvegno
terremoto campi flegrei
terremoto campi flegrei
Torna la paura ai Campi Flegrei, dopo la forte scossa di ieri di magnitudo 4.4. Nervi tesi oggi durante il vertice del ministro Piantedosi con i sindaci. La paura tra i residenti di passare un'altra notte fuori dalle proprie case

Sono centinaia le persone che si stanno dirigendo in queste ore verso il centro di accoglienza di Bagnoli, tra Napoli e Pozzuoli, epicentro di un terremoto di magnitudo 3.5 poco prima delle 20 di stasera e di un’altra scossa, di magnitudo 4.4 nella notte tra mercoledì e giovedì. La terra è tornata a tremare poco dopo la fine del vertice dei sindaci dei Comuni nella zona dei Campi Flegrei con il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, dove da mesi continua a intensificarsi l’attività sismica, preoccupando sempre di più i residenti. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, sono molte le persone che non hanno intenzione di rientrare nelle proprie case, dove sono sempre più evidenti crepe e piccoli crolli, che si aggraverebbero nel caso di scosse violente.

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Le proteste

Il terremoto di stasera è stato rilevato dai sismografi dell’Ingv alle 19.45, con epicentro al Dazio di Bagnoli. Fuori dalla scuola in cui si è svolto l’incontro, un gruppo di residenti flegrei ha protestato con lo striscione: «Non vogliamo contare i morti». Il riferimento è alla frase del capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano. Il 19 febbraio ha dichiarato che nel caso la zona venga colpita da una scossa di magnitudo cinque o superiore, il conteggio dei morti sarebbe l’unica cosa che si potrebbe fare, vista l’incapacità della maggior parte degli edifici di resistere a forti sismi. «Ogni volta leggiamo che non ci sono danni a cose o persone e non è vero», aggiungono esasperati i residenti delle zone colpite.

Il problema degli affitti

Al momento, dunque, non resta che radunarsi sotto le tende che non possono costituire una sistemazione definitiva, ma perlomeno tengono al sicuro dai crolli, dai calcinacci, dagli scaffali che cadono e i mobili che si rompono. C’e anche chi cerca casa altrove, ma il mercato degli affitti del Napoletano, così come quello di molte altre città italiane ed europee è stato eroso e reso più caro dalla diffusione degli affitti brevi a uso turistico.

La notte in strada

Sui social la scossa viene descritta come «molto forte» dai napoletani, che appena 24 ore prima avevano dovuto fare i conti con un’altra di magnitudo 4.4 ai Campi Flegrei. Diversi residenti della zona dei Campi Flegrei hanno trascorso l’ultima la notte in strada dopo la forte scossa di magnitudo 4.4. Alcuni hanno dormito in auto, altri si sono recati nei centri di accoglienza allestiti dai Comuni interessati tra Napoli l’hinterland mentre c’è chi si è momentaneamente trasferito da parenti. Nella notte non ci sono state forti scosse. Registrata una di magnitudo 1 alle 3.52.

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