Donald Trump: «Ucciso il leader dell’Isis in Iraq. È la pace attraverso la forza!»


«Oggi il leader fuggitivo dell’Isis in Iraq è stato ucciso. È stato braccato senza sosta dai nostri intrepidi combattenti. La sua miserabile vita è stata interrotta, insieme a un altro membro dell’ISIS, in coordinamento con il governo iracheno e il governo regionale curdo. Pace attraverso la forza!”. Così, in un post su Truth, il presidente Usa Donald Trump annuncia l’uccisione di Abdallah Makki Muslih al-Rufay. Il leader dello Stato Islamico è morto venerdì 14 marzo. Il primo ministro Mohammed Shia al-Sudani ha dichiarato che al-Rufayi era «uno dei terroristi più pericolosi in Iraq e nel mondo».
Chi era al-Rufay
Il terrorista era noto anche come Abu Khadija. È stato ucciso dalle forze di sicurezza irachene con il sostegno della coalizione guidata dagli Usa. Per anni lo Stato Islamico ha imposto un rigido governo islamista a milioni di abitanti di Siria e Iraq e sta tentando di rilanciarsi in Medio Oriente, in Occidente e in Asia. L’ex leader dello Stato Islamico al-Baghdadi nel 2014 dichiarò un califfato su un quarto dell’Iraq e della Siria, prima di essere ucciso in un raid delle forze speciali statunitensi nel nord-ovest della Siria nel 2019, quando il gruppo si disgregò. Lo scorso luglio, il Comando centrale degli Stati Uniti aveva dichiarato che il gruppo stava tentando di «ricostituirsi dopo diversi anni di ridotta capacità». L’Isis effettuato 153 attacchi in Iraq e Siria nella prima metà del 2024, un ritmo che porterebbe il gruppo «a raddoppiare il numero di attacchi» dichiarato l’anno precedente.