Così Elon Musk taglia i fondi per il salvataggio dei bambini ucraini rapiti e deportati in Russia


Le drastiche riduzioni di bilancio di Elon Musk ora mettono a rischio anche le operazioni di salvataggio dei bambini ucraini rapiti dalle forze armate di Vladimir Putin. Da quanto Musk guida il dipartimento per l’efficienza governativa Doge, ha ridotto di miliardi i fondi per gli aiuti governativi degli Stati Uniti e internazionali, costringendo alla chiusura di numerosi progetti in tutto il mondo. Tra questi anche iniziative per la lotta alla malaria e all’Aids in Africa e progetti per l’accesso all’acqua nei paesi in via di sviluppo. Ora, le misure di contenimento dei costi colpiscono anche un gruppo di esperti che, utilizzando tecnologie open source, hanno aiutato a riportare a casa centinaia di bambini ucraini deportati in Russia. È quanto riporta il Mirror.
20mila bambini rapiti
Secondo il governo ucraino, «quasi 20.000 bambini sono stati rapiti dalle forze di Putin dall’inizio dell’invasione nel 2022». Fino a ora, il governo degli Stati Uniti ha finanziato un team di ricercatori presso il Laboratorio di Ricerca Umanitaria dell’Università di Yale, che ha tracciato la sorte dei bambini scomparsi, inviando le informazioni alle autorità ucraine per facilitare il loro rimpatrio. Ma ora, a causa dei tagli di Musk ai fondi federali, questo lavoro rischia di fermarsi.
La deportazione dei bambini ucraini
Secondo le testimonianze di esperti di intelligence degli ultimi tre anni, i bambini rapiti dalle truppe russe sarebbero stati «trasferiti nei territori occupati dell’Ucraina e successivamente trasportati oltre confine». Una volta arrivati in Russia, sarebbero stati inseriti in una rete di campi e case famiglia, dove vengono sottoposti a programmi di «rieducazione finalizzati a cancellare la loro identità ucraina». Molti di loro verrebbero poi affidati a famiglie russe. Rapimenti di massa che sono diventati parte delle accuse di crimini di guerra che hanno portato all’emissione di un mandato di arresto della corte penale internazionale contro Putin nel marzo 2023.
La prudenza del segretario Usa Marco Rubio
Anche il Regno Unito ha imposto sanzioni contro coloro che sono stati identificati come «responsabili della deportazione forzata e della manipolazione culturale dei bambini ucraini». Il segretario di Stato britannico, David Lammy, ha descritto questi rapimenti come «un tentativo sistematico di cancellare l’identità culturale e nazionale ucraina», aggiungendo che l’attacco di Putin ai bambini ucraini «dimostra fino a che punto è disposto ad arrivare per cancellare l’Ucraina e il suo popolo dalla mappa». Mentre Donald Trump e Elon Musk sembrano favorevoli agli interessi russi nelle discussioni su come porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha cercato di mantenere una posizione neutrale, suggerendo che una risoluzione pacifica debba prendere in considerazione gli «interessi» dell’Ucraina.