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Il nuovo codice della strada dà i suoi frutti: così è crollato il numero di vittime negli incidenti. Cosa dicono i dati

15 Marzo 2025 - 13:00 Ugo Milano
truffa incidenti stradali
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Le cifre fornite dal Viminale e dal ministero dei Trasporti sugli ultimi tre mesi

Nei primi tre mesi di applicazione del nuovo codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, il numero di incidenti stradali ha registrato una diminuzione del 5,5%, con un calo significativo del 20,4% delle vittime e dell’8,8% dei feriti. In numeri assoluti, si contano 61 morti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I dati, forniti dal Viminale e dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), rivelano anche il numero di incidenti mortali, scesi da 274 a 226, e il totale dei feriti, passato da 9.222 a 8.407.

I controlli con l’alcol test

Tra le misure di controllo, l’uso dell’etilometro ha visto 203.753 test, con l’1,7% dei conducenti sanzionati per guida in stato d’ebbrezza e lo 0,2% per consumo di sostanze stupefacenti. Ma il cellulare alla guida si conferma ancora la principale causa di ritiro della patente, rappresentando il 50,6% dei casi, con 8.912 patenti ritirate su 17.607. Il ministero ha anche ribadito che non ci sono modifiche significative nei limiti per il consumo di alcol con il nuovo codice. E le multe per i ciclisti in stato di ebbrezza si basano su regolamenti in vigore dal 1992.

«Controlli su droghe e farmaci? Paure infondate»

In tutto, nei primi 3 mesi, sono stati quindi rilevati 226 incidenti mortali (lo scorso anno erano 274), 238 morti (lo scorso anno erano 299), 5.712 incidenti con lesioni (lo scorso anno erano 6.227); 8.407 persone ferite (lo scorso anno erano 9.222). «L’auspicio è che i dati possano migliorare ulteriormente, soprattutto per quanto riguarda vittime e feriti, ma intanto si possono trarre alcune indicazioni. Anzitutto, le preoccupazioni per controlli irrazionali su droghe e farmaci si sono confermate totalmente infondate. Ed infatti si coglie l’occasione per ribadire che i limiti per il consumo di alcol non sono cambiati con il nuovo codice», commenta il ministero.

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