Arriva il Bonus Tari, cosa prevede il decreto del governo Meloni


Dopo sei anni arriva il bonus Tari, che aiuta ad affrontare i pagamenti della tariffa sui rifiuti. Previsto una sconto del 25 per cento per i nuclei familiari con maggiore disagio economico. Il bonus, riporta oggi Il Messaggero in un pezzo a firma di Francesco Bisozzi, scatta per gli Isee fino a 9.530 euro, tetto elevato a 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. A stabilirlo è il decreto appena pubblicato in Gazzetta ufficiale. Ora la passa all’Arera. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, dovrà scambiare i dati dei beneficiari ai Comuni e i gestori del servizio integrato dei rifiuti, per far scattare l’agevolazione in bolletta. «L’Arera, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, definisce le modalità di condivisione delle informazioni relative agli aventi diritto al bonus sociale tra Inps, Anci e i gestori del servizio rifiuti». L’Autorità dovrà inoltre aggiornare ogni tre anni i valori soglia dell’Isee per l’accesso alla misura. Le amministrazioni locali hanno tempo fino al 30 aprile per deliberare le nuove tariffe per il 2025. In molte città sono previsti rincari. Nel 2024, riporta Uil, il costo maggiore si è registrato a Pisa con 595 euro medi all’anno a nucleo di spesa. Segue Brindisi con 518 euro e Trapani con 511 euro.