Brindisi, la rivolta dei dipendenti dell’ospedale contro la capotecnica che si faceva i selfie con i cadaveri: in otto chiedono di andare via


È scattato un fuggi fuggi generale dal reparto di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi, lo stesso dove lavora la capotecnica Isabella Greco, sospesa per sei mesi dal servizio per aver postato foto sui social in cui cuce dei cadaveri. Secondo quanto scrive il Corriere del Mezzogiorno, otto tecnici di laboratorio su nove totali hanno chiesto il trasferimento in un altro reparto per «incompatibilità ambientale». La richiesta sarebbe stata affiancata anche da una nota sottoscritta dal personale medico che lamenta l’«alto livello di nervosismo tra i dipendenti» e «un ambiente di lavoro divenuto insostenibile».
I malumori dei dipendenti
A creare questa situazione, secondo il Corriere del Mezzogiorno, sarebbe stata proprio la vicenda di cui si è resa protagonista Isabella Greco, sospesa per aver pubblicato sui social foto in cui posa sorridente con bisturi in mano e cadaveri in bella vista. Per i dipendenti del reparto di Anatompia patologica, questi episodi hanno «attirato l’attenzione negativa dei media, aumentando il livello di stress per i rimanenti membri del team». Da quando la dottoressa Greco è tornata in servizio, il clima di tensione sembra aver generato ripercussioni tutt’altro che trascurabili anche sull’efficienza stessa del reparto, con il Corriere che parla di ritardi nei quesiti diagnostici che arrivano fino a un massimo di cinque mesi.
La promozione a pieni voti
C’è un altro elemento che avrebbe contribuito a surriscaldare gli animi dei dipendenti dell’ospedale Perrino di Brindisi. Nei mesi scorsi, la dottoressa Greco sarebbe stata infatti promossa a pieni voti nella valutazione delle performance relative al 2023. Una promozione che sembra non aver tenuto conto del caso mediatico scoppiato con le foto macabre pubblicate sui social e il successivo provvedimento disciplinare di sospensione. La capotecnica, che è stata cooptata dalla Uil con il dichiarato obiettivo di tutelarne la dignità di lavoratrice, ha avviato anche la campagna elettorale per le elezioni a rappresentante Rsu.