L’occupazione aumenta ma l’Italia resta fanalino di coda in Ue: penalizzati soprattutto donne e giovani


I numeri saranno anche in crescita, ma il tasso di occupazione in Italia è il più basso di tutta l’Unione europea. A certificarlo sono le ultime tabelle pubblicate da Eurostat. Nel quarto trimestre del 2024, il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni è calato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e aumentato dello 0,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2023, attestandosi al 62,2%. Una percentuale in rialzo, ma che impallidisce di fronte alla media europea, che si attesta a 8,7 punti in più. Il divario per le donne è ancora più ampio, con il tasso di occupazione femminile che in Italia è al 53,1%, mentre nell’Ue si attesta al 66,3% (13,2 punti di distacco).
Il divario con l’Europa tra i giovani lavoratori
Se si considerano solo gli uomini in età da lavoro, la distanza nel tasso di occupazione con l’Europa si è invece ridotta a 4,1 punti percentuali. Nel quarto trimestre 2024, lavorava in Italia il 71,3% degli uomini tra i 15 e i 64 anni, a fronte del 75,4% della media Ue. Per il nostro Paese il divario resta forte con l’Europa soprattutto per l’occupazione giovanile e per quella femminile. Per i maschi l’occupazione tra i 15 e i 24 anni è al 36,9% in media nell’Ue e al 23,6% in Italia. Se si considerano sia i giovani lavoratori che le giovani lavoratrici, l’occupazione complessiva nella fascia 15-24 anni è al 34,8% in Europa e al 19,2% in Italia, in calo di oltre un punto percentuale sul quarto trimestre 2023.
I dati sull’occupazione femminile
Le donne italiane sono penalizzate soprattutto nella fascia anagrafica centrale, ossia quella in cui spesso ci si ritrova a dover conciliare famiglia e lavoro. Se la distanza con la media europea per tasso di occupazione femminile nella fascia 55-64 anni è di 10,6 punti (49,2% in Italia contro 59,8% in Ue), il divario sale a 13,2 punti tra i 25 e i 54 anni (64,6% in Italia contro 77,8% in Ue).
Foto copertina: Dreamstime/Wanida Prapan