Il video della bambina “alawita” maltrattata per accusare Tajani in visita in Siria


A seguito della visita del ministro degli Esteri Antonio Tajani in Siria, dove ha incontrato il leader dell’attuale amministrazione siriana post Assad, Mohammed Abu Mohammed al-Jolani, è circolato un video in cui una bambina “alawita” viene brutalmente picchiata da un “terrorista di Jolani”. L’obiettivo è quello di accusare il ministro degli Esteri di aver intrattenuto relazioni diplomatiche con gli autori del pestaggio. In realtà, la vicenda della bambina è ben diversa e ancora più triste di quanto si possa immaginare.
Per chi ha fretta
- L’episodio ripreso nel video è avvenuto prima della caduta del regime di Assad.
- Il video è stato ripreso ad Azaz, area controllata dalle milizie filo-turche.
- La bambina non è stata picchiata da dei “terroristi” in quanto “alawita”.
- L’autore del pestaggio era suo padre, poi arrestato.
- Il padre l’aveva picchiata perché aveva incontrato la madre divorziata.
- L’uomo viene indicato dai media locali come “mercenario turco”.
Analisi
Il video viene condiviso con la seguente narrazione, accusando il ministro degli Esteri italiano Tajani di essersi recato da Jolani:
Una bambina….e Tajani è corso là a stringeregli là mano! I terroristi di Jolani molestano una bambina alawita, picchiandola e chiamandola prostituta.

La narrazione social
Il video risulta condiviso da utenti che contestano l’attuale governo siriano, tra questi anche un professore dell’Università di Teheran, Seyed Mohammad Marandi:
Watch an Al-Qaeda/ISIS terrorist, or according to Al Jazeera and legacy media, “Syrian government soldier,” batter a young Alawite girl. Disgusting.

A diffondere le immagini violente è anche il canale Telegram WarZone, noto per aver diffuso diverse false notizie e video decontestualizzati (qui e qui).

Il video è stato decontestualizzato
Il video è stato condiviso prima del rovesciamento del regime di Assad. Ecco il post del 3 settembre 2024 dalla pagina Facebook siriana “Notizie dal Nord della Siria“, dove è possibile riscontrare la clip a una risoluzione più alta:

L’autore è il padre, un “mercenario turco”
Secondo il post della pagina Facebook siriana, la polizia avrebbe arrestato il padre della bambina, il quale l’avrebbe pestata perché sarebbe andata a trovare la madre divorziata. Viene indicato il nome del padre: Hamoud Hamida. Informazioni che ci portano a un articolo del 4 settembre 2024 del sito Snacksyrian, dove leggiamo che l’episodio sarebbe avvenuto ad Azaz, zona controllata all’epoca dalle fazioni sostenute dalla Turchia. Nell’articolo viene riportato anche il contenuto audio del video, indicando che il padre avrebbe minacciato i fratelli della bambina e avrebbe rivolto insulti alla madre.
La ricerca dei fotogrammi del video ci porta a un articolo del sito Hawarnews.com del 3 settembre 2024, dove si sostiene che il padre e autore del pestaggio sarebbe un «mercenario dello stato di occupazione turco». Anche il sito Ronahi.tv indica il padre come “mercenario turco”.
Conclusioni
Il video non riguarda il maltrattamento di una bambina alawita da parte dei “terroristi di Jolani”. Si tratta di un episodio di violenza famigliare avvenuto ad Azaz, zona controllata all’epoca dalle milizie filo-turche che combattevano il regime di Assad.
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