Garlasco, la nicotina nei capelli di Chiara Poggi e il presunto “supertestimone” che accusava Stefania Cappa


Chiara Poggi, uccisa a Garlasco la mattina del 13 agosto 2007, aveva tracce di nicotina nei capelli. Lo rileva una perizia del 2008. Ma Alberto Stasi non fumava. Il padre sì, ma quando lei è stata uccisa lui era in vacanza da una settimana. Il fumo è presente nella parte finale dei capelli, in quella centrale e soprattutto nella parte più vicina al cuoio capelluto. Cresciuta nei giorni prima dell’omicidio. Ciò attesterebbe un’esposizione prolungata al fumo. In alcune fotografie scattate dai carabinieri sul luogo del delitto compare un portacenere con segni di utilizzo, ma senza mozziconi. «Mia figlia non avrebbe mai lasciato un portacenere sporco in cucina», ha riferito la madre Rita Preda nella sua deposizione secondo quanto riporta Il Messaggero.
La nicotina nei capelli di Chiara Poggi
Il gip di Pavia Daniela Garlaschelli ha disposto la comparazione del Dna di Andrea Sempio con le altre tracce biologiche nella villetta di via Pascoli. E c’è anche un supertestimone, che ha parlato a Le Iene. L’uomo ha scelto di parlare solo ora perché, sostiene, temeva di «finire nei guai». «Se mi sento più libero? Sì, dopo diciott’anni mi sono sentito meglio, a livello emotivo e personale. Lo faccio solo per quella ragazza, degli altri non me ne frega niente».
Il super testimone è stato reticente all’inizio, «siccome mi è stato ordinato di non dire niente. Vengo messo in mezzo a una situazione grave, non voglio saperne niente perché so che non devo dire delle cose». Il suo racconto è stato consegnato all’autorità giudiziaria: «Qui non si parla di errori, ma di volontà. Un mese dopo il delitto io avevo delle cose da dire, ma non c’è stata l’intenzione di ascoltare», afferma ora.
27 settembre
Libero parla invece oggi di Marco Muschitta, tecnico dell’Asm (Impianti e Servizi Ambientali Spa) , di 31 anni. La mattina dell’omicidio, tra le 9.30 e le 10, mentre stava controllando delle centrali dell’acqua a Garlasco ed era in via Pavia, nei pressi dell’abitazione di via Pascoli, ha notato «una bicicletta che ho visto uscire da una via laterale a sinistra rispetto al mio senso di marcia».
Muschitta dice che «questa bicicletta mi ha colpito perché non c’era nessun altro veicolo a quanto mi ricordo, perché non procedeva regolarmente ma andava leggermente a zig zag come se il conducente avesse qualcosa di ingombrante nella mano destra. A questo punto ho guardato con attenzione e ho visto che a bordo di questa bicicletta c’era una ragazza con i capelli biondi a caschetto, con gli occhiali da sole a mascherina scuri come quelli che vanno di moda adesso. Questa ragazza aveva delle scarpe bianche con una stella blu».
Le gemelle K
Il giovane ha fornito ulteriori dettagli: «Ho notato che aveva nella mano destra un piedistallo tipo da camino grigio-canna di fucile con in testa tipo una pigna. Preciso che la ragazza teneva il manubrio con tutte e due le mani ma con la destra impugnava sia il manubrio che questo oggetto». E poi addirittura un nome e un cognome: «La ragazza bionda che ho descritto non l’ho più vista di persona. Ho invece visto quella ragazza in televisione ed è la cugina di Chiara Poggi (Stefania Cappa, nei confronti della quale non è mai stato aperto alcun fascicolo ndr). Chiara Poggi aveva due cugine, le gemelle. Quella ragazza adesso dico che somigliava alla cugina bionda di Chiara Poggi».
La ritrattazione
Ma poi ha incredibilmente ritrattato tutto: «Io sono venuto qua ma non ne sono certamente sicuro di quello che ho detto, chiedo scusa. Mi sono inventato tutto quello che vi ho raccontato perché sono uno stupido. Mi dispiace e non volevo farvi perdere del tempo. Scusate ancora». Muschitta fu considerato dai giudici un mitomane. È stato denunciato per calunnia da Stefania Cappa. Ma è finito assolto «perché il fatto non sussiste».