La manifestazione per l’Europa lanciata da Michele Serra finanziata con i fondi pubblici di Roma. Gualtieri: «Si è vero»
La manifestazione organizzata dal giornalista Michele Serra attraverso le pagine di Repubblica, che ha visto la partecipazione di circa 50mila persone, è stata finanziata direttamente dai fondi pubblici di Roma Capitale, per un totale di circa 270mila euro. A confermare la notizia è stato lo stesso sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in un’intervista al Giornale: «Sì, la manifestazione è stata finanziata dal Comune». I collaboratori più stretti del primo cittadino hanno ribadito la legalità dell’operazione, sottolineando che «è tutto regolare e rientra nelle prerogative dell’Amministrazione». Si trattava infatti di «una manifestazione istituzionale e non politica, promossa da sindaci di diversi schieramenti, a sostegno dell’Unione europea». La notizia ha scatenato immediatamente reazioni critiche e indignate nel centrodestra capitolino. La Lega, in particolare, non ha nascosto il proprio malcontento, annunciando la volontà di «presentare un esposto e agire in tutte le sedi».
Dai microfoni alla logistica
Tutte le spese relative all‘evento, dalla fornitura di microfoni alla logistica, sarebbero state a carico del bilancio del Campidoglio. Come riportato dal quotidiano milanese, alcune anticipazioni erano emerse già prima dell’evento, durante la conferenza stampa di presentazione. In quella sede, il sindaco Gualtieri aveva assunto la responsabilità dell’organizzazione logistica, provvedendo alla disposizione del palco, dei microfoni, dei servizi di filtraggio e dei proiettori. Inoltre, ci sarebbero stati altri due capitoli di spesa che graverebbero sul bilancio comunale. Il primo riguarda la pulizia straordinaria della piazza, effettuata dalla municipalizzata Ama. Il secondo concerne la gestione degli accrediti e dello stand dedicato ai media, un compito affidato a Zetema srl, una società interamente controllata dal Comune di Roma.
Reazioni nel centrodestra
Il centrodestra ha immediatamente colto l’opportunità per evidenziare come la piazza non fosse né apolitica né neutrale, ma piuttosto un sostegno agli interessi del centrosinistra, in considerazione del fatto che il sindaco appartiene all’area dei democratici. «Gualtieri ha scelto di partecipare indossando la fascia tricolore, rappresentando così l’intera città di Roma in un’iniziativa che, invece, risultava chiaramente divisiva – si legge in una nota dei consiglieri della Lega capitolina, Fabrizio Santori e Maurizio Politi – A quale titolo il sindaco ha deciso di rappresentare tutti i romani in una manifestazione che non aveva nulla di unitario? La città non può essere rappresentata in maniera unilaterale su temi così delicati e controversi. Pretendiamo trasparenza». E avvertono di essere pronti a «presentare un esposto e ad agire in tutte le sedi – aggiungendo che – questa iniziativa si aggiunge agli interventi politici della Lega che, a tutti i livelli, mirano a far piena chiarezza. E concludono: «Un’iniziativa della sinistra può essere pagata da tutti i contribuenti?».
