Il disastro ambientale provocato da Matteo Bassetti quando per una volta ha dovuto fare il paziente – Il video
Cosa succede quando un medico, abituato a gestire situazioni di emergenza e diagnosi, si ritrova dall’altra parte del letto? Matteo Bassetti, noto infettivologo, ha raccontato con ironia una delle esperienze che lo ha più segnato durante un suo ricovero ortopedico in ospedale. Il racconto parte da un piccolo dettaglio che, per chi lo vive, potrebbe sembrare banale: l’uso del «pappagallo», il contenitore usato per raccogliere le urine dei pazienti costretti a letto. Ma per Bassetti, abituato a prendersi cura di centinaia di malati, questo piccolo strumento ha dato il via a una serie di disavventure che hanno messo in evidenza le difficoltà della vita da paziente.
Il racconto
«Appena tornato dalla sala operatoria, ho capito che c’era un problema», ha raccontato Bassetti. Un problema che non era legato al dolore post-operatorio, ma alla gestione di una delle necessità fisiologiche più comuni: fare pipì. «Mi ritrovai a dover usare un pappagallo, un contenitore che, all’ospedale di Udine, arrivava a malapena a mezzo litro». Il medico non si fermò davanti alla piccolezza della cosa: iniziò a fare ciò che chiunque avrebbe fatto. Il pappagallo si riempì troppo velocemente, e il contenitore non riusciva più a contenerlo. A quel punto, Bassetti, cercando di risolvere la situazione, appoggiò il pappagallo sul comodino e cercò disperatamente un’altra soluzione. Quando la necessità di chiamare un’infermiera si fece urgente, ecco che il caos prese piede: il pappagallo rovesciato e la flebo staccata crearono una scena «terribile». Pipì per terra e sangue della flebo. E proprio in quel momento, la capo infermiera Antonella Bracca entrò nella stanza, trovandosi davanti a una situazione disastrosa.