Dopo la telefonata tra Trump e Putin suonano le sirene antiaeree su Kiev: la gente torna nei rifugi


Le sirene di allarme sono suonate in serata a Kiev a poche ore di distanza dal termine dei colloqui fra Donald Trump e Vladimir Putin dove il presidente russo ha accettato di astenersi per 30 giorni dagli attacchi sulle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Lo riportano i media di Kiev. L’aeronautica ha detto che l’allarme è scattato a causa dell’impiego di droni d’attacco da parte russa. Udite alcune esplosioni.
Expositions were heard in Kyiv. Putin didn’t agree to a complete ceasefire for 30 days. People are waiting underground for the end of the air alerts. pic.twitter.com/wopVMPXaZt
— Anna Vlasenko (@AnnaVlasenko) March 18, 2025
«Putin ha respinto il cessate il fuoco totale»
«Per ora aspettiamo i dettagli dalla parte americana, ma al momento abbiamo gli Shahed e la minaccia missilistica nel nostro Paese, quindi gli accordi non funzionano ancora» ha reagito l’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la telefonata, come riporta Rbc Ukraina. L’ufficio del presidente ha sottolineato che la proposta di tregua nei cieli e nei mari era originariamente venuta dall’Ucraina. Tuttavia, la parte americana aveva proposto di andare oltre, arrivando a un cessate il fuoco totale. «Quindi ora sono stati gli stessi russi a respingerlo, il che significa che hanno bisogno di una guerra». L’ufficio presidenziale ha inoltre aggiunto a Rbc che sta attualmente lavorando sui prossimi passi da compiere per raggiungere la pace in Ucraina. «Stiamo chiarendo i dettagli a livello di team e siamo pronti a compiere i prossimi passi insieme ai partner, ma questo deve essere fatto insieme ai partner, perché è l’unico modo in cui può essere efficace», hanno aggiunto le fonti a Rbc.
(in copertina foto Anna Vlasenko, inviata Rbc su X/ Zelensky-ANSA)