Imane Khelif sfida Trump: «Non sono trans e non mi fa paura, salirò sul ring a Los Angeles» – Il video


«Non vedo l’ora di andare a Los Angeles 2028 per difendere l’oro di Parigi». Lo ha detto in un’intervista al canale britannico ITV Imane Khelif, la pugile algerina vincitrice della medaglia più ambita ai Giochi 2024. Khelif, oltre che sul ring, era salita agli onori delle cronache soprattutto per le polemiche legate alla sua identità di genere e poi il ritiro dell’italiana Angela Carini. Il Cio aveva poi chiarito che Khelif è a tutti gli effetti una donna e dunque non c’era e non c’è ragione di rimuoverla da quella categoria. Ma ciò non ha impedito che lei diventasse il bersaglio di un’offensiva ideologica della destra mondiale, dall’Italia di Giorgia Meloni fino agli Usa di Donald Trump ed Elon Musk. Ora Khelif torna a parlare e dice però di non avere alcun timore, neanche di andare a gareggiare proprio in quell’America dove la nuova Amministrazione ha dichiarato guerra ai transgender. A inizio febbraio Trump ha firmato un ordine esecutivo per vietare alle ragazze e alle donne transgender di competere in squadre sportive che corrispondono alla loro identità di genere. «Non sono transgender e quindi la cosa non mi riguarda e non mi intimidisce», replica ora la pugile algerina. Ma più in generale, «come diciamo in Algeria, chi non ha nulla da nascondere non dovrebbe avere paura. La verità è diventata chiara alle Olimpiadi di Parigi: l’ingiustizia è stata smascherata e la verità è stata riconosciuta dal Cio a Parigi. Mi considero una ragazza, come tutte le altre. Sono nata donna e ho sempre vissuto da donna».
March 18, 2025