Molinari (Lega) sul Piano di riarmo europeo: «L’Italia non darà a Meloni il mandato per approvare il Rearm Eu»


Il ruolo da funamboliera della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che cerca di mantenere unita la maggioranza sul Piano di riarmo europeo, dura fino a un certo punto. I suoi alleati leghisti non tardano a prendere le distanze dalla linea della premier quando se ne presenta l’occasione, ribadendo la loro contrarietà al piano di Ursula von der Leyen. O perlomeno sollevando dubbi. Stamattina, ad esempio, Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei deputati, intervenendo a “24 Mattino” su Radio 24, ha dichiarato che «l’Italia non approverà una risoluzione che dà a Meloni il mandato di approvare il riarmo europeo». Il deputato si riferiva alla risoluzione di maggioranza che la premier ha presentato ieri al Senato e depositato oggi alla Camera dei deputati in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì. Questa risoluzione, che verrà votata oggi dai deputati, ieri a Palazzo Madama ha ottenuto il via libera con 109 sì, 69 no e 4 astenuti. Ma il capogruppo dei leghisti non nasconde i suoi tentennamenti. «Non sono così convinto che il piano venga approvato, per due ragioni – e porta alcuni esempi – La prima è che il Parlamento olandese si è già chiamato fuori perché è stata votata una mozione che prevede il cosiddetto ‘opting out’ (clausola derogatoria Ndr) in caso in cui la Commissione Europea autorizzi nuovo debito e Rearm EU, quindi abbiamo già un paese che si chiama fuori – e aggiunge – La Germania si è fatta la sua modifica costituzionale fregandosene delle regole europee fregandosene del Rearm Eu».
La proposta di Giorgetti
Su quanto verrà discusso oggi, Molinari chiarisce che «la risoluzione parlerà della proposta di Giorgetti all’Ecofin (l’organo responsabile della politica economica, fiscale e finanziaria dell’Unione europea. Le proposte del ministro sono state presentate l’11 marzo ai colleghi), e parlerà della volontà dell’Italia con i propri tempi di aumentare la difesa in linea con gli impegni del paese con la Nato». È questo «che oggi la maggioranza dirà in Parlamento e ci aspettiamo che Meloni porti avanti questa posizione al Consiglio Europeo».