FdI demolisce Benigni: «Ma quale sogno, il Manifesto di Ventotene era una boiata pazzesca»


Sul manifesto di Ventotene Fratelli d’Italia non arretra, anzi torna alla carica, prendendo di mira ora pure Roberto Benigni. L’attore toscano ieri sera ha portato in prima serata su Rai1 un monologo tutto dedicato al sogno europeo, tessendo le lodi pure del Manifesto redatto al confino da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi: proprio il documento contro cui ieri alla Camera si era scagliata la premier Giorgia Meloni, in un attacco a sorpresa contro l’opposizione europeista. Lo spettacolo di Benigni è stato seguito da 5 milioni di telespettatori, ma non sembra aver smosso di un centimetro le convinzioni dei dirigenti di FdI. Ma quale «concretezza a profondità straordinaria», come ha decantato Benigni, quel Manifesto «è una boiata pazzesca», affonda il colpo il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, rimandando a un saggio di Ernesto Galli della Loggia anticipato proprio con quel titolo sul Foglio di oggi. Quanto alla battuta sulla Tesla per stigmatizzare l’intesa Meloni-Musk, aggiunge Mollicone, forse Benigni «si è confuso, molto probabilmente voleva dire Fratoianni». Il referente di FdI in commissione Cultura se la prende pure col centrosinistra, scioltosi nella commozione per lo show europeista di Benigni: «In assenza di una vera opposizione in Parlamento e in preda a divisioni interne, la sinistra si appella e si riunisce dietro alla solita interpretazione faziosa di Roberto Benigni in prima serata su Rai 1 e in Eurovisione: ma non era TeleMeloni?».