Garlasco, quelle telefonate di Sempio prima e dopo il delitto che lo scagionano. Disposte nuove analisi, cosa può succedere


A scagionare Andrea Sempio, amico del fratello della vittima di Garlasco, Chiara Poggi, non c’è soltanto la sua versione dei fatti fornita su quell’agosto del 2007 ma anche le analisi delle sue celle telefoniche. Per l’omicidio della ventiseienne è stato condannato in via definitiva a 16 anni l’allora fidanzato Alberto Stasi. E anche la famiglia Poggi sembra non credere a un coinvolgimento dell’amico di famiglia. Anzi, esiste, ed è emersa anche nel precedente procedimento, un’analisi sulle telefonate che Sempio fa e riceve tra il 12 e il 13 agosto 2007, ossia nelle ore precedenti e immediatamente successive il delitto (nella sentenza c’è scritto che Chiara muore tra le 9.12 e le 9.35). Sempio, spiega oggi Il Messaggero, già archiviato otto anni fa (sugli stessi elementi) dalla Procura di Pavia, ha contatti telefonici con due amici con chiamate ed sms si concentrano tra le 9.58 e le 12.18. In tutti i casi le celle agganciate dimostrano «la presenza di entrambi gli interlocutori in Garlasco». L’unica conversazione tra Sempio e Chiara Poggi avviene l’8 agosto alle 16.54. Dura 21 secondi e come lui stesso raccontò ai carabinieri fu fatta perché cercava l’amico.
Cosa ha fatto Andrea Sempio il giorno dell’omicidio: gli spostamenti
Come ricorda il Messaggero il 13 agosto 2007 Sempio si sveglia, aspetta il ritorno della madre in auto, l’unica vettura in famiglia e con quella raggiunge il parcheggio di piazza Sant’Ambrogio a Vigevano (lo scontrino segna le ore 10.18). Gli spostamenti da Garlasco a Vigevano e viceversa «risultano perfettamente compatibili con i dati telefonici disponibili» secondo la consulenza della famiglia Poggi. La distanza tra la sua casa e il parcheggio è di 16 minuti, agevolata dal fugone estivo in città. Effettua una chiamata all 9.58 a un amico, agganciando la cella di Garlasco. Ma la cella di Garlasco è molto ampia ed è probabile che il ragazzo in quel momento fosse già in movimento. Alle 11.10 la chiamata che Sempio riceve aggancia la cella di Garlasco, questa fatta dopo aver trovato una libreria chiusa.
Se scatta il maxi accertamento genetico ecco i consulenti nominati
Se la gip di Pavia darà il via libera al maxi accertamento genetico con la comparazione del Dna di Sempio con risultati del materiale genetico trovato sulle unghie e dita di Chiara Poggi, e altre comparazioni dello stesso profilo biologico del 37enne con campioni e reperti trovati in questi giorni e alcuni mai analizzati, la difesa dell’indagato, i legali della famiglia Poggi e la stessa Procura potranno nominare i propri consulenti. Non solo, la gip Daniela Garlaschelli, se accoglierà la richiesta, nominerà un perito terzo che si occuperà delle analisi e stilerà le relazioni. Per la procura le operazioni dovrebbero essere seguite dal consulente Carlo Previderè, genetista del caso Yara, mentre per la famiglia Poggi dallo storico consulente Marzio Capra e per la difesa Sempio dall’ex maresciallo del Ris Luciano Garofano. L’incidente probatorio serve a cristallizzare le prove, senza più ripetere le analisi, in vista di un eventuale processo.