Piano di riarmo, Salvini non molla: «Non sono d’accordo con Tajani»


Le tensioni e le divisioni all’interno della maggioranza di governo sul Piano di riarmo europeo restano forti, anche oggi, mentre la premier Giorgia Meloni è impegnata al Consiglio Europeo con gli altri leader dei Ventisette. Tra i temi che verranno discussi c’è proprio il Piano sulla difesa. E il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, non nasconde le sue riserve e torna a mettere in luce le crepe interne alla coalizione. «Non sono d’accordo con Tajani sull’esercito europeo. L’esercito europeo, oggi a guida franco-tedesca, che cosa fa? Va in guerra? Sono d’accordo sull’aiutare l’Europa a difendersi, ma oggi, quale garanzia avremmo?» ha dichiarato Salvini a margine dell’inaugurazione del Ponte dell’Industria a Roma. Il vicepremier Antonio Tajani, al contrario, si è sempre detto favorevole, appoggiando in toto le politiche promosse della presidente della Commissione Ue.
«Le manifestazioni di parte se le pagano le parti»
Ma Salvini coglie l’occasione per attaccare anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Negli scorsi giorni, infatti, sul Giornale è uscita la notizia secondo cui la manifestazione organizzata dal giornalista di Repubblica Michele Serra, sabato scorso sarebbe stata finanziata direttamente dai fondi pubblici di Roma Capitale, per un totale di circa 270mila euro. Notizia che è poi stata confermata anche dallo stesso sindaco «Sì, la manifestazione è stata finanziata dal Comune» e dai suoi collaboratori più stretti, che hanno però ribadito la legalità dell’operazione, sottolineando che «è tutto regolare e rientra nelle prerogative dell’Amministrazione». Ma Salvini, in linea con la posizione della Lega capitolina che ha annunciato la volontà di «presentare un esposto e agire in tutte le sedi», cavalca l’onda e colpisce il Primo cittadino di Roma, anche lui presente all’inaugurazione del Ponte: «Da segretario di partito non ho mai fatto manifestazioni finanziate da enti pubblici. E che quella di sabato fosse una manifestazione politica è come negare che oggi c’è il sole. Le manifestazioni di parte se le pagano le parti».