Scuola, insegnanti e OnlyFans, la stretta del ministro Valditara dopo la maestra d’asilo a Treviso: arriva un codice etico per i prof


Estendere il codice della Funzione pubblica 2023 aggiungendo una specifica per gli insegnanti e per il loro utilizzo dei social media: il Ministero dell’Istruzione vuole entrare così a gamba tesa nel dibattito riacceso dal caso di Elena Maraga, la 29enne maestra di un asilo parrocchiale del Trevigiano che arrotondava lo stipendio con un account di OnlyFans. Come scrive il Corriere della Sera, l’idea del ministro Giuseppe Valditara sarebbe quella di includere nella clausola – già valida per i dipendenti pubblici – tutti i professionisti delle scuole italiane, che dovrebbero «evitare dichiarazioni, immagini o commenti che possano danneggiare il prestigio o l’immagine dell’amministrazione». Non solo. Sarebbe in lavorazione anche una parte specifica per gli insegnanti, che specifichi con chiarezza quale sia il comportamento consono da tenere sui social media. Per evitare ogni rischio di «impattare sul livello emotivo e sociale» dei bambini.
Una nuova «social media policy» per i docenti
Mentre il destino della maestra Elena Maraga è ancora in bilico, con l’asilo che starebbe riflettendo sul potenziale licenziamento e la 29enne che non è disposta a fare passi indietro sulla sua attività hard, il Ministero dell’Istruzione tenta un intervento radicale. Per evitare altri casi simili, il progetto è proprio quello di andare a modificare il testo già presente del regolamento 2023 rendendolo il più esplicito possibile. Il codice, in realtà, già contiene per tutti i lavoratori pubblici una sorta di «social media policy», che stabilisce di fatto cosa sia opportuno e cosa non sia opportuno pubblicare sul web. All’interno di queste indicazioni, ora, Valditara vorrebbe proprio specificare – per la delicatezza della posizione lavorativa a stretto contatto con i più giovani – delle linee guida per gli insegnanti. Che andrebbe ad aggiungersi, nel caso di Elena Maraga, al codice etico disciplinare che la Federazione italiana scuole materne (Fism) di Treviso voterà durante la prossima assemblea provinciale, il 30 aprile. E che sarebbe valido solo per gli istituti dell’infanzia privati della provincia.