«Non mangiamo più con il ddl Bernini». Da Milano a Napoli: così i precari hanno interrotto e contestato i rettori delle università – Il video
«Non non mangiamo più se la riforma andrà avanti». Sono le parole dei ricercatori universitari che hanno contestato la rettrice dell’Università Bicocca di Milano, Giovanna Iannantuoni, nonché presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane). Un centinaio di studenti, docenti e ricercatori si sono piazzati davanti all’ateneo per prendere posizione contro il ddl Bernini che punta a introdurre nuove borse di ricerca e la creazione del contratto postdoc. Iannantuoni, che da tempo è portavoce di una battaglia contro il ministero accusato di presunti tagli ai fondi universitari, si è presentata davanti ai manifestanti. Dal ministero dell’Università e della ricerca è arrivata più volte la smentita sui tagli ai fondi destinati agli atenei: le risorse pubbliche per il 2025 sono salite a 9,4 miliardi di euro, in aumento di 336 milioni rispetto allo scorso anno.
La lettera consegnata alla rettrice
Una strutturata ha consegnato una lettera aperta a Iannantuoni e l’ha invitata a prendere posizione contro il ddl. «Il contratto di ricerca c’è. Ma vi voglio fare un warning perché dobbiamo essere molto realisti», ha iniziato a replicare la rettrice. «Per il contratto di ricerca, dato anche il costo, ho tanti atenei che mi dicono “ne potrò fare molto pochi” quindi voi qua dovete concordare se avere poche posizioni…». Non ha fatto in tempo a finire la frase che alle sue spalle è partita la contestazione. «Ci avete rotto le scatole con queste parole, basta! Noi vogliamo lavorare dignitosamente! Dovete andarvene», ha iniziato a gridare uno studente al microfono.
Protesta alla Sapienza: spunta la rettrice Polimeni «mani di forbice»
Un’altra protesta simile è stata organizzata all’Università Sapienza di Roma. Un corteo, organizzato dal collettivo Cambiare Rotta, è partito dalla statua della Minerva per poi attraversare tutti i viali della città universitaria e denunciare davanti a ogni ateneo: «No ai tagli in Sapienza, no alla riforma Bernini. #minimo10miliardi». A seguire, i ragazzi hanno esposto una foto della rettrice dell’ateneo, Antonella Polimeni, «con le mani di forbice» come Edward, il protagonista del film di Tim Burton. Un’immagine contro i «tagli agli insegnamenti che vengono fatti in Sapienza».

Proteste anche a Napoli
La protesta di studenti e ricercatori ha attraversato diverse città in occasione della Giornata nazionale delle università, con manifestazioni a Milano, Roma e Napoli. I rettori si sono trovati al centro della contestazione, con momenti di tensione anche in Campania, dove un gruppo di precari ha interrotto l’intervento del rettore della Federico II, Matteo Lorito, durante un evento pubblico a cui erano presenti anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e i rettori degli altri atenei della città. I manifestanti hanno chiesto di prendere la parola e due rappresentanti sono intervenuti dal palco, criticando il ddl Bernini, ritenuto responsabile di un’ulteriore precarizzazione del lavoro nelle università e negli enti di ricerca. Nel frattempo, il movimento dei precari annuncia nuove iniziative: «La mobilitazione non si ferma, nei prossimi mesi adotteremo nuove forme di protesta finché il ddl Bernini non sarà ritirato».