La prima pubblicazione dei cosiddetti “Kennedy Files” risale al 2017, durante il primo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca. Si trattò di un rilascio parziale, con molti documenti censurati per il pubblico, ma già visionati e analizzati integralmente dai membri della Commissione Warren. Come promesso durante la campagna elettorale del 2024, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo per una pubblicazione più “completa” dei file relativi agli omicidi di John F. Kennedy, del senatore Robert F. Kennedy e del reverendo Martin Luther King Jr. Un sogno per molti cospirazionisti, desiderosi di trovare nuovi elementi per scagionare l’omicida Lee Harvey Oswald e addossare la colpa a qualche oscuro figuro o organizzazione, come il Mossad o il cosiddetto Deep State. Da una prima analisi, i documenti rilasciati finora non rivelano nulla di nuovo sull’omicidio, ma svelano rapporti tra le agenzie americane e figure di rilievo, come Papa Giovanni XXIII e non solo. Rivelazioni che potrebbero, invece, alimentare ulteriormente l’ostilità all’estero nei confronti degli Stati Uniti. In questo articolo, suddiviso a capitoli, vi raccontiamo cosa è stato scovato.
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- 2/15Il furto di documenti dall'ambasciata francese
- 3/15I rapporti con il Vaticano che «farebbero storcere il naso»
- 4/15I nomi degli agenti CIA e l'assassinio del dittatore della Repubblica Dominicana
- 5/15I rapporti con Israele e i viaggi in Russia
- 6/15La versione ufficiale sull'omicidio Kennedy
- 7/15Cosa sappiamo in più sull'omicidio Kennedy
- 8/15La Commissione Warren e la sfiducia degli americani
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- 10/15Teorie del complotto: l'arma del delitto
- 11/15Teorie del complotto: la collinetta erbosa
- 12/15Teorie del complotto: la leggenda del «proiettile magico»
- 13/15Teorie del complotto: effetto Jet
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