Teorie del complotto: l’omicidio dell’agente J.D. Tippit
Secondo i teorici del complotto proprio nel modo in cui venne catturato Oswald a seguito dell’assassinio di JFK, si evincerebbe si evincerebbe che sarebbe stato usato come capro espiatorio per coprire i cospiratori. Sappiamo che l’assassino di Kennedy uccise 45 minuti dopo l’agente di polizia Jefferson Davis Tippit. Oswald era l’unico dipendente del deposito di libri che mancava all’appello e divenne subito il sospettato principale. Così la sua descrizione venne diramata a tutti gli agenti.
Siamo sempre a Dallas. Oswald sta camminando lungo la 10th Street quando viene fermato da Tippit, insospettito forse dal suo comportamento o dall’aspetto che corrispondeva alla descrizione diramata a tutti gli agenti. Non sapremo mai cosa passasse nella mente di entrambi, ma di certo Oswald spara all’agente con la seconda arma che risulta aver acquistato, ovvero un Revolver calibro .38. Nonostante ci siano nove testimoni oculari dell’omicidio, i teorici del complotto sostengono che a uccidere il poliziotto sia stato qualcun altro.
Secondo questa narrazione Oswald sarebbe stato incastrato posando il portafogli coi suoi documenti nel luogo del delitto. Questo è in realtà un caso da manuale di distorsione dei fatti. È vero che viene trovato un portafogli, ma non apparteneva a Oswald. Per approfondire segnaliamo l’indagine di Dale K. Myers.
I complottisti invece fanno affidamento alla testimonianza di Acquilla Clemons, la quale tre anni dopo i fatti venne intervistata dal primo teorico del complotto sull’assassinio di JFK. Ignorando tutte le altre testimonianze registrate poco dopo l’omicidio, che invece collimano con la versione “ufficiale”. Solo Clemons avrebbe visto due uomini sulla scena del crimine quel giorno.
Infine Oswald viene visto proseguire lungo la Jefferson Avenue. Si rifugerà dentro un cinema dove verrà infine arrestato. Anche queste circostanze non convincono i teorici del complotto. “Perché la polizia poco dopo l’assassinio di JFK si preoccupa di un uomo che entra dentro un cinema senza biglietto?” Si chiedono. Ma anche questa è una distorsione dei fatti.
Dopo che in radio era passata prima la notizia della sparatoria contro il corteo presidenziale, poi quella dell’omicidio di un poliziotto in zona e sentiti degli spari; a un certo punto un uomo che corrisponde alla descrizione del sospettato si ripara dentro un negozio di scarpe. Ma Oswald non è interessato alla merce, bensì alle auto della polizia che stavano passando in strada. Quindi esce e si reca verso il cinema The Texas Theatre. Ora che conosciamo questi particolari non dovrebbe sembrare strano che i presenti insospettiti avessero allertato la polizia. Per approfondire trovate QUI la ricostruzione della Commissione Warren. Il resto è Storia.

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