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Kennedy Files 2025. Cosa sappiamo dei documenti desecretati da Donald Trump

Cosa sappiamo in più sull’omicidio Kennedy

Migliaia di file declassificati relativi all’assassinio di JFK ricominciano a essere di dominio pubblico da martedì scorso. Per il momento si parla della pubblicazione di circa 64.000 documenti. È quindi cominciata da parte di giornalisti, storici e complottisti la caccia a eventuali carte sensazionali. Nessuno nega che si possano trovare rivelazioni importanti. È improbabile invece che queste possano ribaltare quanto sappiamo sulla colpevolezza di Oswald e sul fatto che non avesse altri complici.

La raccolta di documenti sull’assassinio di Kennedy esiste dal 1992, dopo che il film di Oliver Stone “JFK” aveva rinnovato l’interesse per le teorie cospirative. Il Congresso aveva ordinato quindi che tutti i documenti relativi alla morte del presidente Kennedy fossero raccolti in un unico luogo e resi pubblici entro il 2017, salvo eventuali esenzioni designate dal Presidente.

Gli storici stanno adottando un approccio cauto nei confronti dell’ultimo rilascio. Molti dubitano che queste pubblicazioni ribaltino la comprensione di ciò che accadde a Dallas. Anche Tom Samoluk, vicedirettore dell’Assassination Records Review Board, ritiene che non ci siano «pistole fumanti» nei documenti. Sul fatto che Oswald agì da solo ormai il dibattito dovrebbe essere chiuso da decenni. Robert F. Kennedy Jr., segretario alla Sanità che a lungo ha sostenuto teorie cospirative sugli assassinii di suo zio e di suo padre, aveva chiesto il rilascio di tutti i file relativi alla morte dello zio.