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Kennedy Files 2025. Cosa sappiamo dei documenti desecretati da Donald Trump

La Commissione Warren e la sfiducia degli americani

Un sondaggio Gallup del 2013 ha rivelato che il 61% degli americani non crede alla Commissione Warren, che indagò sull’assassinio. Tuttavia le presunte falle nella ricostruzione dei fatti si sono rivelate dei falsi storici o delle vere e proprie leggende popolari, rimesse in auge dal film di Oliver Stone, JFK – Un caso ancora aperto. Come vedremo nei prossimi paragrafi le evidenze sulla responsabilità esclusiva di Oswald nell’assassinio di JFK sono tali, che non c’è speranza di trovare evidenze in grado di rovesciare quanto già sappiamo. Al massimo potrebbero aiutare a mettere maggiormente a fuoco alcuni aspetti.

Per indagare sull’accaduto, il nuovo presidente Johnson creò la commissione Warren. Le indagini, svolte tra il 1963 e il 1964, confermarono che Kennedy fu colpito da un unico cecchino, Oswald, il quale agì da solo. La commissione stabilì che Oswald, dal sesto piano del deposito di libri, sparò tre colpi. Uno mancò il bersaglio, il secondo colpì Kennedy alla schiena, uscì dalla gola e ferì gravemente anche il governatore Connally. Il terzo colpo fu quello mortale. La commissione ritenne che il fucile Mannlicher-Carcano trovato al sesto piano fosse l’arma del delitto. Inizialmente le conclusioni della commissione Warren ottennero un ampio sostegno pubblico, ma successivi sondaggi rivelarono un crescente scetticismo. Così nel 1976, fu creata una nuova commissione di inchiesta, la House Select Committee on Assassinations (HSCA), che presentò i risultati del suo lavoro nel 1979. La HSCA concluse che non era possibile identificare altri partecipanti all’assassinio di JFK oltre Oswald.