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Turchia, ancora scontri a Istanbul dopo l’arresto del sindaco Imamoglu. La protesta contro Erdogan: «Siamo 300 mila» – I video

21 Marzo 2025 - 20:49 Antonio Di Noto
Da giorni le piazze turche sono teatro di violente proteste in seguito all'arresto del principale rivale di Erdogan alla presidenza

Secondo il leader del maggior partito d’opposizione della Turchia, sono almeno 300 mila le persone scese in piazza oggi a Istanbul per protestare contro l’arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco della città a cavallo tra Europa e Asia e principale oppositore politico del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. I manifestanti hanno riempito le strade di Instanbul nonostante la protesta non sia stata autorizzata ufficialmente. Nelle immagini si vede il mare di coloro che protestano arginato dalla polizia in tenuta antisommossa. Da un lato sventolano le bandiere turche e dei partiti d’opposizione, dall’altro piovono il gas lacrimogeno e lo spray urticante che la polizia lancia sui manifestanti.

Gli scontri in piazza Taksim

Molti di coloro che protestano si sono raccolti attorno al palco dove i leader delle opposizioni si sono avvicendati esprimendo la propria rabbia per un arresto che viene considerato l’ennesimo abuso di potere da parte di Erdogan, definito un tiranno. Particolarmente tesa la situazione nei pressi della centralissima piazza Taksim, dove la polizia ha respinto diversi gruppi di persone che volevano entrare nell’area transennata da giorni. Per disperderli, gli agenti hanno anche sparato proiettili di gomma. Proteste sono in corso anche in altre città della Turchia. A Smirne, in particolare, la polizia ha disperso i manifestanti con gli idranti.

«Siamo 300 mila»

«Se provocate con gas lacrimogeni e veicoli di sicurezza, sarete responsabili di tutto ciò che accadrà qui, signor prefetto! Siamo qui con 300 mila persone!», ha dichiarato dal palco di Istanbul il leader del Partito Popolare Repubblicano Ozgur Ozel. Nelle scorse ore, Ozel aveva parlato esplicitamente di un colpo di Stato.

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