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L’avvocata di Selvaggia Lucarelli: «Ha denunciato Fabrizio Corona per stalking e diffamazione. Ora temo per la sua incolumità»

22 Marzo 2025 - 10:06 Alba Romano
selvaggia lucarelli fabrizio corona
selvaggia lucarelli fabrizio corona
Barbara Indovina: ho chiesto anche il codice rosso, attendiamo la decisione

Barbara Indovina, l’avvocata penalista che assiste Selvaggia Lucarelli, dice al Corriere della Sera che la sua assistita ha denunciato Fabrizio Corona. I reati ipotizzati sono diffamazione e stalking. E ricorda le fake news contro l’opinionista «diffuse da soggetti con un enorme seguito. Che mettono in discussione il lavoro della magistratura italiana, volontariamente portate in auge per colpirla». Tanto da temere «per l’incolumità della mia assistita. Riceve minacce di morte quotidiane, l’ultima ieri, da parte di soggetti che si trincerano dietro l’anonimato dei social».

Lucarelli, Welcome to Favelas e il libro di Serena Mazzini

L’ultima scena si è vista martedì 18 marzo, alla presentazione del libro di Serena Mazzini «Il lato oscuro dei social network», alla Mondadori di piazza Duomo a Milano. «Massimiliano Zossolo della pagina “Welcome to favelas” ha posto all’autrice del libro domande sul caso della ristoratrice Giovanna Pedretti che nulla c’entravano con la presentazione del libro, tra l’altro pur sapendo che c’è stata un’indagine da parte della procura di Lodi che ha archiviato il caso non ravvisando alcun coinvolgimento da parte di alcuno in relazione a quel tragico avvenimento. Zossolo non ha mai perdonato a Lucarelli il fatto che lei, con un suo lavoro di inchiesta, nel 2017 abbia fatto chiudere pagine Facebook d’odio di cui Zossolo era amministratore», racconta Indovina.

Fabrizio Corona

A gennaio 2024 risale la prima denuncia di Lucarelli nei confronti di Corona «per diffamazione. Corona aveva iniziato ad apostrofarla con parole irripetibili (“stronza cicciona”, ndr). Da allora, in poco più di un anno, Selvaggia ha ricevuto centinaia di messaggi da persone (spesso giovanissimi) che la apostrofano con quelle stesse parole attraverso messaggi, video tra le risate, in tutti i canali social: postare il dileggio è diventato lecito, questi contenuti di odio sono diventati virali. Negli ultimi tre giorni sono arrivate le minacce di morte». In totale sono otto. «Se il dileggio e il disprezzo diventano un’ossessione e una pratica quotidiana accompagnata da minacce, a mio parere e anche per la Giurisprudenza, si tratta di stalking», aggiunge l’avvocata.

Le minacce

Poi la legale fa l’elenco delle minacce: «Corona scrive: “Mi devi ammazzare se mi vuoi fermare”; annuncia di aver acquistato il biglietto per lo spettacolo che Biagiarelli farà a teatro, in cui gli porrà domande su Giovanna Pedretti; diffonde il nome del locale dove lavora il figlio di Selvaggia e dice in video che andrà a trovarlo; pure il fratello della mia assistita ha ricevuto velate minacce. Questo è un modo per colpire la donna, da compagna, mamma e sorella». Poi la scena di mercoledì 12 marzo al Teatro Nazionale: «Tra l’altro, uno spettacolo simile era andato in scena, il 27 febbraio, al Teatro Alfieri di Torino. Si conoscevano i contenuti e sapevamo che, se non fermato, Corona, avrebbe premuto il piede sull’acceleratore. La richiesta è finita nel procedimento penale in corso».

Codice rosso

L’avvocata dice di aver presentato l’istanza per il codice rosso: «Se il Pm ravviserà lo stalking, scatterà». E su Corona, che afferma di essere lui il perseguitato: «Non è possibile una strategia difensiva in base alla quale un’azione corrisponde a una reazione. La mia assistita non si occupa da anni di lui e delle sua attività, ha commentato di recente un paio di contenuti di Corona in cui tra l’altro lui la offendeva come sua consuetudine. Semmai, sei anni fa, aveva condotto delle inchieste sulle sue attività illecite. Inchieste, non insulti».

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