Gaza, raid israeliano sull’ospedale Nasser a Khan Yunis: almeno 5 morti. L’Idf: «Colpito terrorista di Hamas»


A Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, la protezione civile locale ha riferito che un bombardamento israeliano ha colpito l’ospedale Nasser, provocando almeno 5 morti e numerosi feriti secondo Al Jazeera. L’Idf ha confermato la responsabilità dell’attacco, rivendicando di «aver colpito un terrorista chiave di Hamas». Stando al ministro della Difesa di Israele, citato dal Times of Israel, si tratta di Ismail Barhoum, definito da Israel Katz «il nuovo premier di Hamas a Gaza che ha sostituito Issam Da’alis, il precedente primo ministro eliminato qualche giorno fa». Barhoum «era membro dell’ufficio politico del movimento – scrivono i media dello Stato ebraico -, era stato coinvolto in attività finanziarie per il gruppo ed era sotto sanzioni Ue». Nessun commento ufficiale dal partito-milizia, ma al-Aqsa News, emittente collegata al gruppo, riferisce che Barhoum è stato ucciso nel raid.
Ucciso il leader politico di Hamas Salah al-Bardaweel
Dalla ripresa delle operazioni militari israeliane il 18 marzo, almeno 673 palestinesi sono stati uccisi (50mila dal 7 ottobre secondo il ministero della Sanità) nella Striscia di Gaza, dove Israele ha accompagnato i bombardamenti con l’interruzione della fornitura di elettricità e acqua, nonostante l’allarme delle agenzie internazionali per la catastrofe umanitaria che vivono i milioni di civili palestinesi dall’inizio delle ostilità. L’obiettivo di Netanyahu resta quello di costringere Hamas a cedere, liberando gli ultimi 58 ostaggi – vivi e morti – ancora in mano ai miliziani. Per raggiungerlo, l’esercito israeliano martella senza sosta in cielo e in terra l’enclave, rivendicando la distruzione degli avamposti di Hamas e per ultima, l’uccisione di Salah al-Bardawil, uno dei dirigenti più in vista del partito-milizia nella Striscia, membro dell’ufficio politico del movimento terroristico. È stato colpito a Khan Younis e ucciso insieme alla moglie stamattina, in un raid che avrebbe fatto nel complesso 19 morti. Nei giorni scorsi, con la ripresa dei bombardamenti sulla Striscia, Israele aveva già eliminato diversi alti dirigenti del gruppo, tra cui il capo del governo de facto di Gaza Essam Addalees e il capo della sicurezza interna Mahmoud Abu Watfa. Nelle prime ore di domenica mattina, sul fronte israeliano, sono risuonate invece di nuovo le sirene a Tel Aviv per via del lancio di un missile dallo Yemen, poi intercettato dalla contraerea dell’Idf.
Foto copertina: ANSA / MOHAMMED SABER | Il fumo e le macerie dopo un attacco aereo a Gaza, 22 marzo 2025