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Usa-Russia, 12 ore di colloqui a Riad. Trump ci crede: «Terre rare ed energia, accordo con l’Ucraina a un passo»

24 Marzo 2025 - 22:04 Ugo Milano
trump zelensky terre rare
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Concluso il round di negoziati in Arabia Saudita. La Russia attacca un ospedale a Sumy e denuncia la morte di due reporter

Dodici ore di colloqui a Riad, in Arabia Saudita, tra la delegazione americana e quella russa. Il risultato, almeno per ora, è un nulla di fatto. «Non è prevista la firma di nessun documento», ha fatto sapere il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass, Washington e Mosca dirameranno «non prima di domani martedì 25 marzo» u comunicato stampa congiunto per illustrare i progressi fatti dai negoziatori, sempre che ci siano stati. Avanzamenti sul fronte ucraino, però, sembrano essersi registrati. Dopo un tira e molla di settimane, con tanto di sfuriata in diretta televisiva nello Studio Ovale, siamo alle ore decisive: «L’accordo sulle terre rare con l’Ucraina sarà firmato a breve», ha confermato il presidente americano Donald Trump. Un patto che, come ha riferito il Wall Street Journal, potrebbe prevedere un aumento della fornitura di armi a Kiev, in controtendenza con l’intento dichiarato di lavorare per la pace con entrambe le parti. «Stiamo parlando delle linee di demarcazione (territoriale), di chi avrà la proprietà della centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha aggiunto il tycoon.

L’attacco russo a Sumy, 74 feriti

Mentre le trattative per la pace continuano, i raid russi non cessano di martellare l’Ucraina. Sarebbero infatti 74 i civili feriti, di cui 13 bambini, nella città di Sumy dove i missili del Cremlino avrebbero colpito un ospedale pediatrico nei pressi di una scuola. L’impatto è avvenuto intorno alle ore 16 di oggi. «Diversi condomini e un istituto scolastico sono rimasti danneggiati», ha fatto sapere Artem Kobzar, il sindaco della città al confine con Kursk. Secondo le prime informazioni l’obiettivo dell’attacco sarebbero stati alcuni edifici residenziali e un ospedale pediatrico. Artyukh ha detto che molti scolari non sono rimasti feriti perché al momento dell’attacco si trovavano in un rifugio antiaereo. Da Mosca, invece, comunicano la morte di un cameraman e dell’autista di una troupe della tv Zvezda, «uccisi mentre svolgevano i loro doveri professionali». Gli investigatori russi avrebbero aperto un procedimento penale per indagare a fondo sulle circostanze del decesso.

Il dossier del Mar Nero

È quello del Mar Nero il principale dossier in queste ore sul tavolo negoziale di Riad, in Arabia Saudita, a cui si alternano la delegazione ucraina e quella russa facilitate dai diplomatici statunitensi alla ricerca di un cessate il fuoco in Ucraina. L’iniziativa del Mar Nero è quella che prima della sua interruzione ha consentito all’Ucraina di esportare grano dai suoi porti senza essere attaccata. Lo stesso vorrebbe fare ora la Russia, oltre ad ottenere un allentamento delle sanzioni occidentali, ha sottolineato in un incontro con la stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

La fine dell’accordo sul Mar Nero

La Russia si era ritirata dall’accordo nel luglio 2023, accusando i Paesi occidentali di non aver rispettato l’impegno ad allentare le sanzioni sulle sue esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti. Di conseguenza, Mosca ha smesso di garantire un passaggio sicuro alle navi cargo da e verso l’Ucraina, e le esportazioni di grano ucraine sono quindi crollate. La delegazione ucraina ha fatto sapere che rimarrà anche oggi in Arabia Saudita per proseguire i negoziati, in seguito ai colloqui avuti ieri con la delegazione statunitense. Il Cremlino ha reso noto che «ci sono ancora moltissimi aspetti diversi legati all’accordo su cui si deve lavorare», ma ha espresso «desiderio e disponibilità» a proseguire lungo la via di un cessate il fuoco.

Trump: «Armi all’Ucraina in cambio delle terre rare»

Intanto, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato di essere disposto a fornire più armi all’Ucraina in cambio dell’accesso alle risorse minerarie del Paese previsto dall’accordo sulle terre rare. Lo riporta il Wall Street Journal. L’Ucraina è favorevole, ma mettere in pratica il piano potrebbe non essere così semplice. Infatti, molti dei minerali che interessano gli Stati Uniti si trovano in aree sotto occupazione russa o minacciate dall’avanzata di Mosca. Di conseguenza, sottolinea la testata statunitense, l’accesso alle preziose risorse naturali ucraine dipenderà, almeno in parte, dalla battaglia per l’Ucraina orientale, dove le forze russe stanno avanzando lentamente ma costantemente. Sebbene siano stati scoperti giacimenti di terre rare in diverse parti dell’Ucraina, il più grande giacimento conosciuto, scrive il Wsj, si trova vicino alla linea del fronte nell’Ucraina orientale.

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