Chat sullo Yemen. L’assurda risposta di Pete Hegseth e la verifica di Community Notes scomparsa


«Nessuno ha mandato messaggi con i piani di guerra». Questa è stata la risposta del sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, in merito alla chat sul bombardamento dello Yemen, in cui per errore era stato incluso il direttore di The Atlantic, Jeffrey Goldberg. Di fatto, rispondendo alle richieste di un commento sulla vicenda, il sottosegretario ha preferito attaccare il giornalista descrivendolo come se fosse un bugiardo seriale, ma c’è un problema: persino Donald Trump ha confermato l’errore commesso dai suoi, ammettendo l’esistenza della chat su Signal e la presenza del giornalista al suo interno.
La dichiarazione di Pete Hegseth è stata rilasciata il 24 marzo 2025 davanti alle telecamere di Fox News. Il video è stato pubblicato anche dall’account X DOD Rapid Response del governo americano.
Fino a questa mattina, il post su X pubblicato dall’account governativo DOD Rapid Response riportava una “verifica” approvata dagli utenti di Community Notes, che smentiva le accuse di falsità diffuse da Pete Hegseth. Tra le fonti citate figuravano dichiarazioni di alti funzionari americani che, di fatto, non negavano affatto la vicenda delle chat. Di seguito, uno screenshot del salvataggio su Archive che dimostra l’esistenza della nota.

Con il passare delle ore, la nota è improvvisamente scomparsa, come dimostrato dal seguente salvataggio effettuato su Archive durante la scrittura di questo articolo.

“BUG – Bufale USA e getta” è la rubrica di Open Fact-checking dedicata alle falsità e le notizie fuorvianti provenienti dagli Stati Uniti. Il nome richiama il “bug di sistema” informatico, metafora per le distorsioni e le stranezze dell’infosfera americana.