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La mossa di Meloni per spostare l’attenzione sulla sicurezza: venerdì in Cdm la riqualificazione di otto periferie

25 Marzo 2025 - 17:11 Sofia Spagnoli
giorgia meloni
giorgia meloni
Il decreto Caivano bis stanzia 180 milioni di euro per riqualificare otto periferie

Il decreto-legge Caivano bis, il piano che trasformerà otto periferie italiane, è pronto a fare il suo debutto nel Consiglio dei Ministri (Cdm) di venerdì 28 marzo, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto. Dopo l’ok del Cdm, i progetti prenderanno il via e verranno completati entro tre anni. Alcuni dettagli del Piano periferie (viene chiamato anche così) erano già stati anticipati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal commissario straordinario Fabio Ciciliano durante la conferenza stampa che ha seguito il vertice a Palazzo Chigi del 12 marzo, dove è stato fatto il punto sul decreto. Ma maggiori dettagli sui singoli progetti saranno resi noti solo dopo venerdì. Il dl Caivano bis diventa anche il terreno su cui la maggioranza di governo potrebbe ritrovare una certa unità, distogliendo, almeno per un attimo, l’attenzione dalle polemiche che l’hanno vista dividersi nelle ultime settimane, specie attorno al tema del Piano per il riarmo dell’Europa.

Stanziati 180 milioni di euro

Il decreto Caivano bis prende il suo nome dal provvedimento che ha portato alla riqualificazione di una delle zone più degradate dell’hinterland napoletano, Caivano appunto. Qui, nel luglio 2023,  due cuginette furono vittime di violenza sessuale da parte di una gang di coetanei, in un contesto di grave abbandono sociale. Di fronte a questa tragedia, il Governo decise di intervenire con un piano di recupero dell’intera area, affidandone la gestione al commissario straordinario Fabio Ciciliano. Anche questa volta sarà lui a seguire il Piano per cui sono stati stanziati 180 milioni di euro dai Fondi di sviluppo e di coesione.

Le otto periferie

Per il decreto Caivano bis però gli interventi verranno realizzati nelle province di Rozzano (Milano), Quarticciolo (Roma), Scampia e Secondigliano (Napoli), Orta Nova (Foggia), Rosarno e San Ferdinando (Reggio Calabria), San Cristoforo (Catania) e Borgo Nuovo (Palermo). Si tratta di aree che affrontano significative difficoltà sociali ed economiche, caratterizzate da un alto tasso di marginalizzazione o da problematiche relative a sicurezza, infrastrutture e servizi. Come il caso del Quarticciolo, un quartiere che ha recentemente visto un’escalation di episodi legati alla sicurezza. O le due province napoletane, che saranno al centro di uno degli interventi più rilevanti, con un investimento di circa 50 milioni di euro. Il Piano di riqualificazione è stato sviluppato in stretta collaborazione con le amministrazioni locali. Per questo motivo, al vertice del 12 marzo erano presenti anche i sindaci dei comuni interessati.

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