Fabrizio Corona contestato a Napoli per la figuraccia sul Papa: «Sei una sòla!». Lui risponde: «Avete paura della verità»

«Io ho 51 anni e mi sono messo a fare informazione seria». Quando il pubblico del Peppy Night, varietà cult per il pubblico campano condotto da Peppe Iodice in onda su Canale 21, ha sentito queste parole pronunciate da Fabrizio Corona, si è levato un urlo: «Sei una sòla!». Era la prima uscita pubblica di Corona dopo il ritorno in Vaticano di Papa Francesco, dimissioni che hanno smentito la previsione del fondatore di Falsissimo. «Se da qui ai prossimi cinque mesi uscirà un’immagine video dove parla dal vivo io mi ritirerò a vita – aveva detto Fabrizio Corona – Quest’immagine non uscirà mai perché il papa è morto».

La difesa di Fabrizio Corona sulla previsione sul Papa

«Se io do una notizia del genere – si difende l’ex paparazzo – è perché, evidentemente, qualcuno me l’ha detta. E chi me l’ha detta? Persone che lavorano al Gemelli», ha continuato. La serata di Corona, già diverse volte ospite del Peppy Show, va di male in peggio: «Chi è che mi dice che sono un fallito? Sono una sòla? – chiede visibilmente nervoso al pubblico -. Io sono venuto qui stasera e ci ho messo la faccia. Se mi ascolti magari capisci, perché non credo che tutti qui la pensino come te». A quel punto Corona chiede un applauso del pubblico («Chi è dalla mia parte mi faccia un applauso!»), che risponde in maniera freddina: «Solo questi? – prosegue -. Perché avete paura della verità». L’ospitata di Corona poi prosegue, come di consueto, sganciando diverse bombe su personaggi dello sport, della politica e dello spettacolo. Da Giuseppe Marotta, presidente e amministratore delegato dell’Inter, («La persona meno onesta che esiste sulla faccia della terra») a Silvio Berlusconi («L’ultima compagna, Marta Fascina, era più legata a Marina che a lui»).

Il processo per diffamazione

Nel frattempo il Tribunale di Milano ha disposto la trasmissione degli atti al Tribunale di Monza per competenza territoriale riguardo la denuncia depositata dai calciatori Stephan El Shaarawy, Nicolò Casale e Nicola Zalewski nei confronti di Corona. I tre, in forza oggi rispettivamente a Roma, Bologna e Inter, nell’ottobre del 2023 vennero accusati da Corona, intervistato da Valerio Staffelli, inviato di Striscia la notizia, di essere coinvolti in un giro di scommesse illegali. I tre risposero subito in termini legali contro l’ex paparazzo, ma anche contro Antonio Ricci, direttore del tg satirico, e lo stesso Staffelli. Particolarmente duro nella querela per diffamazione aggravata fu l’attaccante della Roma di origini egiziane El Shaarawy: «Benché sia poco incline a espormi pubblicamente – si legge negli atti -, la mia reazione non può che essere fermissima. Quella che è avvenuta è stata, senza mezzi termini, un’operazione infamante e, cosa ancora peggiore, chirurgicamente orchestrata. A tutela mia, della società a cui sono legato e, in definitiva del calcio italiano i suoi autori devono senz’altro risponderne ed essere distolti da eventuali analoghe iniziative». Diffamazioni che si aggiungono a quelle a carico di un altro calciatore della Roma, Lorenzo Pellegrini, accusato dall’esperto di gossip di stalking, cosa che la magistratura, dopo i dovuti accertamenti, ha smentito.