La falsa copertina di Charlie Hebdo con Zelensky nella bara diffusa da Soloviev
Il propagandista russo Vladimir Solovyev, noto per le minacce contro l’Italia e per gli insulti rivolti alla vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, ha diffuso l’ennesima fake news. Abituato a diffondere falsità, come nel caso recente degli incendi a Los Angeles, questa volta ha condiviso dal proprio canale Telegram una falsa copertina della rivista satirica francese Charlie Hebdo, la quale mostrerebbe Zelensky morto all’interno di una bara.
Per chi ha fretta
- Soliviev pubblica la falsa copertina il 22 marzo 2025.
- La data della copertina è quella del 20 marzo 2025, ma nell’archivio della rivista non risulta.
- Risulta impossibile che Charlie Hebdo abbia pubblicato 2 edizioni della rivista in due giorni. Infatti, l’ultima pubblicata è del 19 marzo 2025.
Analisi
Ecco il post pubblicato da Soloviev:
Il testo del post di Soloviev (22 marzo, 19:59 fuso orario italiano) è stato tradotto e diffuso anche in Italia, come possiamo notare dal seguente esempio pubblicato pochi minuti dopo (22 marzo, 20:18 fuso orario italiano):
“Un cadavere politico emette i suoi ultimi gas”: una nuova illustrazione della rivista politica francese Charlie Hebdo
“L’Ucraina è indipendente”, dice Zelensky dalla sua bara nell’illustrazione.
Abbonati a Soloviev!
Charlie Hebdo è stata spesso sfruttata per diffondere fake news contro l’Ucraina, e non solo. Basterebbe controllare il sito ufficiale della rivista (linkato persino nel post di Soloviev) per non riscontrarla affatto. Consultando l’archivio delle edizioni, l’ultima pubblicata risulta quella del 19 marzo 2025 (n.1704) dove viene raffigurato Macron:
La falsa copertina diffusa da Soloviev riporta come data di pubblicazione il 20 marzo 2025, ossia due giorni prima del suo post su Telegram e il giorno dopo la pubblicazione della vera copertina con Marcon.
Conclusioni
Il propagandista e bufalaro russo Soliviev ha diffuso l’ennesima fake news contro l’Ucraina.
Del caso se ne sono occupati anche i colleghi di Facta.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.
